Non dobbiamo evitare la Comunione perché stimiamo essere peccatori. Dobbiamo avvicinarci a essa più spesso per la guarigione dell’anima e la purificazione dello spirito, ma con tale umiltà e fede che considerandoci immeritevoli, desideriamo ancor di più la medicina per le nostre ferite. Invece, non è bene ricevere la comunione una volta per anno, come certe persone fanno, considerando la santificazione dei Misteri celeste a disposizione solo dei santi. E’ meglio pensare che dandoci grazia, il sacramento ci rende puri e santi. Tali persone [che fanno raramente la comunione] manifestano più orgoglio che umiltà, perché quando essi la ricevono, si ritengono di esserne meritevoli. Sarebbe molto meglio se, in umiltà di cuore, sapendo che non siamo mai degni dei Santi Misteri, li ricevessimo ogni domenica per la guarigione dei nostri mali, piuttosto di pensare, accecati dall’orgoglio, che tra un anno diventeremo degni di riceverli.
S. Giovanni Cassiano
(Conferenza 23, capitolo 21)
S. Giovanni Cassiano
(Conferenza 23, capitolo 21)
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