Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

giovedì 25 novembre 2010

Ricevo da un amico e volentieri pubblico

Riflettevo….
Oggi sono andato in banca e mentre aspettavo di poter parlare con l’impiegata per fissare un appuntamento, avevo davanti a me un signore anziano ... quindi parlando con lui ho cominciato a brontolare (come mio solito) sul fatto che una banca dovrebbe mettere a disposizione tutti gli strumenti per l’accesso ai disabili (tipo mio padre) cosa che li non c’era , visto che per entrare c’erano 2 gradini e nessuno scivolo.
Il signore non diceva nulla, poi mi sono seduto a fianco e chiedendogli a che ora dovesse entrare mi ha risposto che era gia’ in ritardo di 15 minuti, ma che sarebbe stato dentro poco.

Allora mi sono deciso aspetto.
Quell’uomo mi parlava delle banche ... tipo conto arancio … banca di Asti etc ... mi sembrava informato … io intanto continuavo a brontolare, gli ho detto che mio padre (ora 87enne) sono 10 anni che sta’ sulla carrozzella. Era stato investito di domenica da un tizio che trasportava il pane.
Quell’uomo allora non ricordo come ha cominciato a parlare di se!
Mi ha detto che era l’ultimo di 9 fratelli, era di Parma. Da piccolo l’avevano mandato in un collegio in Val d’Aosta (ricordandomi il viaggio da Parma … Chivasso etc ...).
Suo padre è morto (non ho capito bene) che lui aveva soli 7 anni e sua madre è morta quando ne aveva 13 (riparandosi da un bombardamento in un bunker poi risultato non sicuro) allora io gli ho chiesto come abbia fatto a tirare avanti.
E lui tranquillamente spiazzandomi (non mi ha detto mi sono dovuto rimboccatore le maniche etc … senz’altro lo avra’ fatto) mi ha solamente detto: grazie alla Divina Provvidenza!

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