Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

giovedì 24 marzo 2011

Salvaguardia del creato

I tappi di sughero? Ottimi per accendere il caminetto


Si possono recuperare i tappi delle bottiglie?
Esistono ancora bei tappi di sughero, soprattutto quelli da spumante, che non vanno buttati perché possono essere recuperati per diversi scopi. 

Ma per tornare al recupero più casalingo, i tappi di sughero sono eccezionali per accendere il fuoco nel caminetto o nella stufa: mettetene quattro-cinque insieme a qualche rametto di legno secco e avrete risolto il problema dell'accensione che presenta spesso qualche difficoltà. Inoltre i tappi di sughero sono divertenti da manipolare per farne oggetti, pupazzetti, e portachiavi leggeri, adatti, se le chiavi non sono troppo pesanti e numerose,  da portare in barca perché galleggiano.
In tutti i casi occorre un coltellino ben affilato, tipo bisturi,  per modellare il sughero; più facili da modellare  sono i tappi da champagne che hanno già una forma caratteristica. Poi si possono colorare i pezzi realizzati e utilizzarli come si preferisce per farne porta candele, cornici per fotografie, o divertenti composizioni astratte per decorare la camera dei ragazzi o una stanza da lavoro. Non va dimenticato un uso caro ai bambini per mascherarsi. Il sughero annerito con il fumo  di una candela diviene uno strumento efficace per disegnare sulla faccia  baffi da gatto, segni da pellerossa, bocche da clown.
E i tappi di metallo della birra e del chinotto? Esiste un modo antico e semplice per riutilizzarli.
Quando eravamo bambini, non esistevano le lattine, ma solo bottigliette di vetro con tappo metallico a pressione.  Allora era divertente fare la raccolta selezionata perché ogni tappo aveva provenienza differente e quindi era diversamente colorato e disegnato, e si mettevano via realizzando vere e proprie minicollezioni che servivano poi a formare le squadre per giocare a "sotto muro".Un gioco banale e popolare, ora dimenticato, che consiste  nel lanciare i tappi di metallo per terra contro un muretto da una distanza prestabilita:  vinceva chi arrivava con il tappo più vicino al muro.  Si facevano anche scommesse. Era un gioco povero, ma i ragazzini del quartiere, d'estate, dopo cena si divertivano anche così.
Tuttavia si può pensare a qualcosa di più elaborato. Si può immaginare di abbellire il tetto di una casetta per bambole realizzata con la mollica di pane. Un modo per recuperare sia il pane vecchio che i tappi. Allora con carte da gioco spaiate e incollate si forma la struttura di una casetta. Sul tetto e sulle pareti si modella la mollica di pane inumidita che diventa appiccicosa e aderisce bene. Fatta la casetta si usano i tappi colorati per fare le tegole del tetto, finestre, porte, sbizzarrendo la fantasia di ciascuno con invenzioni a piacere.

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