Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

martedì 23 agosto 2011

una risposta

Ti rispondo, leggendo le tue domande pubblicate a proposito del gatto ferito. Condivido sia sbagliato dare giudizi gratuiti o peggio ancora insultare...  E' vero che tanti passano la vita a distruggere invece che costruire ... ma ciò che mi sono chiesta: noi adulti diamo a loro qualche occasione concreta per costruire? Siamo capaci di coinvolgerli, di chiedere magari a loro un aiuto per qualcosa (invece di delegare sempre solo le stesse persone solo perchè già capaci) ... anche nella fatica poi di accettare che ciò che viene fatto non è magari come lo vorremmo fatto noi? Siamo disposti a spendere il nostro tempo con e per loro?
Capisco la tua confusione perchè la si prova anche tra i bambini di scuola... I bambini sono belli perchè bambini ma sanno essere anche molto cattivi e distruttivi già da piccoli. Ti sfidano e ti mettono alla prova in ogni momento. Danno il peggio di loro per attirare l'attenzione che è poi la cosa che al giorno d'oggi manca: comprendere che sono amato e importante per qualcuno, soprattutto per i miei genitori. Quante volte preferirei dettare per due ore in silenzio invece di chiudere il quaderno e chiacchierare con loro! Magari anche nella confusione! O peggio ancora quante volte sono tentata di dare a loro "la pappa pronta" senza coinvolgerli attivamente. Ma bisogna tornate all' abc non dando più nulla per scontato e soprattutto ESSERCI come esempio. Non è per niente facile e soprattutto costa in pazienza e in tempo... ma forse è la sfida a cui siamo chiamati... Non è più il tempo del "ti apro il cancello per darti un posto", ma il "ti apro il cancello per darti un posto e lì troverai anche me che sono lì per te".
Scusa se mi sono permessa... non è comunque niente di nuovo...

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