Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

lunedì 31 ottobre 2011

HALLOWEEN, UNA FESTA NEOPAGANA E ANTICRISTIANA





 

 
L’allegra festa della Zucca (Halloween)

Siamo in quel periodo dell’anno in cui la società secolare in cui viviamo si sta preparando per la festa di Halloween. Molti non conoscono le sue radici spirituali e la sua storia, e perché essa contraddice gli insegnamenti della Chiesa. La festa di Halloween ebbe origine in epoca pre-cristiana tra i popoli celtici di Gran Bretagna, Irlanda e Francia settentrionale. Questi popoli pagani credevano che la vita nascesse dalla morte. Quindi celebravano l’inizio del “nuovo anno” in autunno (alla vigilia del 31 ottobre e nel giorno del 1° novembre), quando cominciava, come si credeva, la stagione del freddo, del buio, del decadimento e della morte.
Una celebrazione che alcuni chiamavano Samhain, una festa mitico-rituale che presentava aspetti di culto orgiastico, di rottura delle norme tradizionali e di riti di propiziazione e fecondazione. A quest’ultimo proposito antichi testi gaelici irlandesi parlano di sacrifici di primogeniti di animali (ma si ipotizza si facessero anche offerte di sacrifici umani), offerti all’idolo Cromm Cruaich (“Testa del Tumulo”). Tale uso crudele sarebbe stato abolito da san Patrizio (“Dindshenchas di Mag Slecht”; Vita Triplice, I, 90-91).
Da un punto di vista cristiano, possiamo vedere associate a questa festa molte credenze e pratiche diaboliche, che hanno resistito fino ai nostri tempi. Alla vigilia della festa del Nuovo Anno, i Druidi, che erano i sacerdoti del culto celtico, incaricavano la loro gente di spegnere tutti i focolari e le luci. La sera della festa veniva acceso un enorme falò fatto con rami di quercia (la quercia era considerata sacra dai Celti). Su questo fuoco venivano bruciati i sacrifici come offerta, al fine di placare e allettare Cromm Cruaich, il Principe della Morte. Si credeva anche che Cromm Cruaich, essendo lieto dalle offerte, permettesse in questo giorno di festa alle anime dei defunti di tornare alle loro case per una visita. È da questa convinzione che è venuta la pratica di vagare nel buio in costumi imitando fantasmi, streghe, folletti, fate, ecc... La vita è entrata in amicizia e comunione con la morte attraverso quello che era, ed è ancora, un atto rituale di imitazione, attraverso il costume e l’atto di vagare nel buio della notte, come si credeva vagassero le anime dei morti.
Il dialogo di trick or treatdolcetto o scherzetto è anche parte integrante di questo sistema di credenze e pratiche. Si credeva che le anime dei morti che erano entrate nel mondo delle tenebre, del decadimento e della morte, e quindi in totale comunione e sottomissione a Cromm Cruaich, portassero l’afflizione della grande fame in occasione della loro visita durante la festa. Da ciò è scaturita la pratica dell’accattonaggio, che era anche una messa in atto rituale e l’imitazione di ciò che i Celti credevano essere le attività delle anime dei morti nelle loro visite nella festa. Associata a questa c’era anche l’ulteriore implicazione che se le anime dei morti e dei loro imitatori non fossero state placate con la “tratta” (ingl. treats), cioè le offerte, allora l’ira e la rabbia di Cromm Cruaich si sarebbero scatenate attraverso un sistema di “trucchi” (ingl. tricks), cioè maledizioni. Questo è il vero significato di questa festa pagana.
  Ci sono altre pratiche connesse con Halloween da cui dobbiamo stare lontani, come la stregoneria, la cartomanzia, la divinazione, i giochi d’azzardo, la magia e l’intaglio di una brutta faccia su di una zucca per poi metterci una candela accesa all’interno trasformandola così nel famigerato Jack O’Lantern. La zucca (anticamente erano utilizzate altre verdure) veniva scolpita dai Celti a imitazione dei morti e utilizzata per trasmettere la nuova luce (dal sacro fuoco della quercia), alla casa dove veniva lasciata bruciare la lanterna nella notte. Questa “santa lanterna” non è altro che un’imitazione della vera santa luce votiva (lampada) offerta innanzi all’icona di Cristo e dei santi.
I Santi Padri avevano contrastato questa festa pagana Celtica, introducendo la festa di Tutti i Santi. È da essa che è venuto il termine Halloween. La parola Halloween ha le sue radici nell’antico inglese All Hallow E’en, cioè Vigilia di commemorazione di tutti coloro che sono stati santi (santificati). Purtroppo, a causa di una mancanza di conoscenza o di comprensione, la festa pagana celtica che si celebra lo stesso giorno della festa cristiana di Tutti i Santi (nella cristianità occidentale) è finita per essere conosciuta come Halloween.
 Come ha fatto allora qualcosa che è in così evidente contraddizione con la santa   fede a essere stata accettata tra i cristiani? La risposta è una certa apatia spirituale e un ascarsa conoscenza dei fondamenti della fede stessa. La società di oggi adduce che Halloween e altre simili festività, nonostante la loro manifesta origine pagana e idolatra, sono comunque innocue e senza nessuna conseguenza.In realtà questa festa è già riuscita a sopiantare, pressoché totalmetne, nelle nuove generazioni la festa di Tutti i Santi, con il suo grande contentuo.







 

Nessun commento:

Posta un commento