Capitolo 15
La vanagloria
La vanagloria è
una passione irragionevole e facilmente s’intreccia con tutte le opere di virtù.
Un disegno tracciato nell’acqua si confonde, come la fatica della virtù nell’anima
vanagloriosa.
Diviene candida la mano nascosta in seno e l’azione che rimane
celata risplende di una luce più smagliante. L’edera s’avvinghia all’albero e,
quando giunge in alto, ne dissecca la radice, così la vanagloria si origina
dalle virtù e non si allontana finché non avrà reciso la loro forza. Il
grappolo d’uva, buttato a terra, marcisce facilmente e la virtù, se si appoggia
alla vanagloria, perisce. Il monaco vanaglorioso è un lavoratore senza salario:
si impegna nel lavoro e non riceve alcuna paga; la borsa bucata non custodisce
ciò che vi è riposto e la vanagloria distrugge i compensi delle virtù. La
continenza del vanaglorioso è come il fumo del camino, entrambi si
disperderanno nell’aria. Il vento cancella l’orma dell’uomo come l’elemosina del
vanaglorioso. La pietra lanciata non raggiunge il cielo e la preghiera di chi
desidera piacere agli uomini non salirà fino a Dio.
Capitolo 16
La vanagloria è
uno scoglio sommerso: se vi urti contro rischi di perdere il carico. Nasconde
il suo tesoro l’uomo prudente quanto il saggio monaco le fatiche della sua virtù.
La vanagloria consiglia di pregare nelle piazze, colui che invece vi si oppone
prega nella sua stanzetta. L’uomo poco assennato rende nota la propria
ricchezza e spinge molti a tendergli insidie. Nascondi invece le tue cose:
durante il cammino ti imbatterai in lestofanti finché non arriverai alla città
della pace e potrai usare i tuoi beni tranquillamente. La virtù del
vanaglorioso è un sacrificio consunto e non è certo offerto all’altare di Dio.
L’acedia dissolve il vigore dell’anima, mentre la vanagloria fortifica la mente
che dimentica Dio, rende robusto l’astenico e il vecchio più forte del giovane,
solo finché sono molti i testimoni che assistono a tutto questo: allora saranno
inutili il digiuno, la veglia e la preghiera, è infatti la pubblica
approvazione che eccita lo zelo. NÉ metterai in vendita le tue fatiche per la
fama, né rinuncerai alla gloria futura per essere acclamato. Infatti l’umana
gloria si accampa in terra e sulla terra la sua fama si estingue, mentre la
gloria della virtù rimane in eterno.
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