Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

sabato 18 febbraio 2012

La Chiesa è sotto attacco?

E' indubbio che la Chiesa è sotto attacco. Dobbiamo stupircene? No! E' sempre stato così e così sempre sarà. 
Forse dobbiamo "rallegrarcene", perché, evidentemente il maligno ne ha paura. Egli sa che Essa, essendo il Cristo nella storia, è tutto meno che innoqua. Altrimenti non farebbe di tutto per toglierla di mezzo. Eppoi non dimentichiamo ciò che ha detto il Signore: "Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti" (Lc 6,26).

Tra l'altro questi attacchi, così spesso sfacciatamente strumentali, hanno comunque per conseguenza una effettiva purificazione. 
Noi non ce lo nascondiamo: sappiamo di avere un bisogno continuo di conversione. Non ce ne stupiamo, proprio perché abbiamo una più profonda conoscenza dell'animo umano e sappiamo bene, di essere impasto di "terra" e "cielo"; di luce e tenebra.
Chi ci attacca, senza accorgersene, diventa strumento di Dio, che vuole la sua Sposa sempre più bella. Alla fine, noi saremo più che vincitori, perché tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, essi, invece, per l'ennesima volta, si troveranno perdenti e con le armi spuntate. Del resto il Salmo 2 lo dice chiaramente:
"Perché le genti sono in tumulto
e i popoli cospirano invano?
Insorgono i re della terra
e i principi congiurano insieme
contro il Signore e il suo consacrato:
«Spezziamo le loro catene,
gettiamo via da noi il loro giogo!».
Ride colui che sta nei cieli,
il Signore si fa beffe di loro".

A noi  spetta non diventare mai collaboratori dei nemici della Chiesa che, ricordiamolo, sono sempre nemici di Cristo, anche se in apparente buona fede; dobbiamo pregare per loro e accogliere ciò che c'è di buono e vero nelle loro provocazioni, perché, non dimentichiamolo "la verità, da chiunque venga detta, viene dallo Spirito Santo".

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