Riprendiamo dal blog di Antonio Gurrado 23/3/2012 un articolo
ironico apparso il 23/3/2012 che vuole denunziare il rischio di una
presentazione ambigua della fede cristiana nel contesto odierno.
Nella sua nuova versione [...] il Credo assumerà la più moderna denominazione di Ritengo.
"Penso che ci sia un solo Dio, progettatore per sommi capi del
cielo e della terra, di tutte le cose visibili e - qualora ve ne fossero
- invisibili.
Non escludo l'ipotesi di un solo Signore, nonché di vari
altri, nato dal Padre prima di buona parte dei secoli, che sostiene di
essere Dio da Dio, potrebbe risultare luce da luce e talvolta Dio vero,
nell'accezione più generale del termine, da Dio vero, senza voler con
questo trarre conclusioni affrettate; generato e creato a seconda delle
circostanze, di una sostanza che da un certo punto di vista sembra
coincidere con quella del Padre, reo di concorso esterno nella creazione
di una significativa percentuale di cose.
Per noi uomini, ma anche per
le donne, i bambini, gli animali, i vegetali, i minerali, i marziani, i
nomi, le cose e le città, e per la nostra salvezza, nonostante potrebbe
darsi che non ce ne fosse immediato bisogno, diede l'impressione di
discendere dal cielo, o comunque da un'altitudine superiore a quella
alla quale ci troviamo, e con il controverso e mai scientificamente
accertato contributo dello Spirito Santo ha fatto una roba di difficile
interpretazione nel seno della Vergine, o quanto meno incensurata, Maria
e si è fatto uomo, ma anche donna, bambino, animale, vegetale,
minerale, marziano, nome, coso e città.
Fu crocifisso per noi sotto
Ponzio Pilato? Morì, o è emigrato in un paradiso fiscale senza lasciare
tracce della propria scomparsa? Fu sepolto o si tratta di un complotto
dei templari? Corre voce che il terzo giorno sia risuscitato, con tutte
le cautele del caso, secondo le Scritture, senza con ciò voler far torto
al Corano, alle Upanishad, al Libro Tibetano dei Morti, ai Canti di
Ossian e alle Pagine Gialle; fonti vicine al Vaticano lasciano intendere
che sia salito al cielo e siederebbe alla destra del Padre se non
temesse un eccesso di strumentalizzazioni politiche.
Di nuovo, se si
accetta il presupposto che sia effettivamente già venuto, verrà nella
gloria, ma senza rinunciare alla sobrietà imposta dai tempi, per
giudicare i vivi e i morti, no, per ammonire i vivi e i morti, no, per
tirare le orecchie ai vivi e ai morti, no, per comprendere e
giustificare i vivi e i morti, anzi, per esprimere i sensi della propria
stima ai vivi e ai morti, tanto più che non è del tutto chiaro chi sia
vivo e chi sia morto, trattandosi di etichette che non possono annullare
le infinite sfaccettature del cuore umano.
La sua presidenza non avrà
fine fatta salva la naturale scadenza del mandato. Presumo che si possa
postulare uno Spirito Santo, o anche solo Beato, anzi Stimabile, noto
anche come Signore che dà la vita e altresì, ove necessario, la dolce
morte; e procede dal Padre e dal Figlio, o solo dal Padre, o solo dal
Figlio, anzi procede da solo, e il Padre e il Figlio procedono da lui
mentre il Figlio procede dal Padre e il Padre procede dal Figlio in
maniera tale da non scontentare nessuno e porre fine a un'inutile
questione che da secoli tormenta l'unità dei cristiani, ma anche dei
mussulmani, buddisti, induisti, scintoisti, interisti, precari e lgbt;
con il Padre e il Figlio è tenuto in debita considerazione e menzionato
sovente con termini anche elogiativi, e ha espresso delle opinioni
personali - non immuni da smentita - per mezzo di portavoce e uffici
stampa non pienamente allineati alle sue posizioni.
Sono disposto a
tollerare la Chiesa, una e molteplice, santa e dannata, cattolica e
protestante, apostolica e rivoluzionaria.
Consiglio ai più piccini una
salutare abluzione per il condono delle violazioni alla carta dei
diritti dell'uomo e del cittadino.
Aspetto, ma senza volermi illudere,
la risurrezione dei morti o il ritorno degli zombie e alcune forme di
vita nel mondo - termine invero eccessivo: diciamo nel quartiere - che
potrebbe decidersi a venire, ma senza alcun impegno e con chiare
clausole di rescissione".
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