Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

lunedì 22 aprile 2013

Evagrio Pontico: La preghiera



3.

PROVE E LOTTA (90-116)

90. Gli inganni della lussuria
Anche se ti sembra di essere in unione con Dio, guardati dal demonio della fornicazione. Egli è, infatti, assai ingannatore e molto invidioso, e vuole essere più rapido del movimento e della vigile sobrietà del tuo intelletto, sì da trascinarlo lontano da Dio mentre esso se ne sta vicino a Lui con riverenza e timore. 91. La frusta dei demoni Se coltivi la preghiera, preparati agli assalti dei demoni e sopporta fortemente i loro colpi di frusta. Essi, infatti, come belve feroci si scaglieranno contro di te e ridurranno male tutto il tuo corpo. 92. Fantasmi e spade, baleni e spettri Prendi le misure opportune - come un esperto lottatore - per non agitarti, anche se vedi d'un tratto un fantasma; per non turbarti, anche se vedi una spada brandita contro di te o un guizzo luminoso che ti colpisce al volto; per non perderti assolutamente d'animo, anche se vedi una figura laida e sanguinolenta. Ma sta' saldo e fa' la tua bella professione di fede: potrai, così, più agevolmente sfidare i tuoi nemici. 93. Afflizioni e amarezze Chi sopporta le afflizioni otterrà anche le gioie; e chi resiste in mezzo alle amarezze non sarà privo delle dolcezze. 94. La frusta di Dio Bada che i demoni maligni non ti ingannino con qualche visione, ma sta' attento e ricorri alla preghiera: invoca Dio perché - se tale percezione viene da Lui - Egli stesso ti illumini, altrimenti scacci presto via da te il seduttore. Abbi fiducia che i cani non ci saranno: quando ti dai ardentemente a supplicare Dio, la sua potenza subito, invisibilmente e senza manifestarsi, li frusterà e li caccerà lontano. 95. Un tranello dei demoni è giusto che tu non ignori neppure questo tranello: al momento opportuno i demoni si dividono, e se pensi di cercare aiuto contro gli uni, gli altri sopraggiungono sotto forme angeliche estromettendo i primi; ciò perché tu venga da loro ingannato, ritenendo che essi siano veramente angeli santi. 96. Umiltà e fortezza Abbi cura di acquistare grande umiltà e grande fortezza. E gli insulti dei demoni non investiranno la tua anima; "né‚ il flagello si avvicinerà alla tua tenda, poiché Egli darà per te ai suoi angeli l'ordine di custodirti", ed essi senza manifestarsi allontaneranno da te ogni azione ostile. 97. Rumori e colpi, voci e ingiurie Chi coltiva la preghiera pura udirà magari rumori e colpi, voci e ingiurie da parte dei demoni, ma non si abbatterà e non perderà l'autocontrollo, dicendo a Dio: "Non temerò alcun male, poiché tu sei con me", ed altre parole simili. 98. La giaculatoria Nel momento di tali tentazioni, ricorri a una preghiera breve e intensa. 99. Altre minacce dei demoni Se i demoni minacciano di apparirti improvvisamente nell'aria, di atterrirti e di saccheggiare il tuo intelletto, non spaventarti di essi e non preoccuparti assolutamente delle loro minacce. Ti intimoriscono per sperimentare se ti prendi del tutto cura di essi, o se sei giunto a disprezzarli completamente. 100. Timor di Dio e timore del demonio Se, mentre preghi, sei davanti a Dio Onnipotente, Creatore e Provvidente, perché te ne stai davanti a Lui così assurdamente da trascurare il suo sovrano timore e da paventare zanzare e scarafaggi? O non hai udito Colui che dice: "Temerai il Signore Dio tuo" e ancora: "Colui di fronte alla cui potenza tutto freme e trema" 101. Tre alimenti Come il pane nutre il corpo e la virtù nutre l'anima, così la preghiera spirituale nutre l'intelletto. 102. L'esemplare pubblicano Non pregare come il fariseo, ma prega come il pubblicano nel luogo sacro della preghiera, perché anche tu venga giustificato dal Signore. 103. Il riprovevole fariseo Impegnati ardentemente per non pregare contro qualcuno durante la tua preghiera. Altrimenti abbatti ciò che edifichi, rendendo abominevole la tua preghiera. 104. Supplizi degli aguzzini Il debitore di diecimila talenti ti insegni che, se non rimetti al tuo debitore, neppure tu otterrai la remissione. Sta scritto infatti: "Lo diede in mano agli aguzzini". 105. Piccoli disagi per grandi guadagni Lascia andare le esigenze del corpo durante la tua preghiera, perché una punzecchiatura di pulce, di pidocchio, di zanzara, o di mosca non ti faccia perdere l'immenso guadagno della preghiera. 106. Abitudini vinceniti Ci è giunta notizia che ad un santo che stava in preghiera il Maligno tanto si opponeva che, appena quegli stendeva le mani, egli si trasformava in leone, sollevava eretto le zampe anteriori, conficcava le unghie da entrambe le parti nei due fianchi del combattente, e non desisteva se prima l'altro non avesse abbassato le mani. Ma quegli non le calò mai finché non ebbe completato le consuete preghiere. 107. Incrollabilità Sappiamo che tale fu anche Giovanni il Piccolo, ossia - per meglio dire - il grandissimo monaco che visse solitario in una fossa. Egli vi rimase, irremovibile, grazie alla sua intima unione con Dio, nonostante il demonio sotto forma di dragone fosse avvolto intorno a lui, gli mordesse le carni e gli eruttasse sul viso. 108. Imperturbabilità Tu hai sicuramente letto anche le vite dei monaci di Tabennesi, dove si narra che mentre l'abate Teodoro faceva un discorso ai fratelli, giunsero due vipere sotto i suoi piedi; ma egli, senza turbarsi, divaricando le gambe a mo' di volta, le accolse internamente, finché non ebbe portato a termine il discorso. Allora le mostrò ai fratelli, raccontando il fatto. 109. Forza dell'amore Abbiamo letto ancora, a proposito di un altro fratello spirituale, che mentre egli pregava, una vipera venne ad attaccarglisi al piede. Ma non abbassò le mani prima di aver terminato la consueta preghiera, né sub alcun danno egli, che amò Dio più di se stesso. 110. Costante saldezza Quando preghi, non distrarti con lo sguardo: rinnega la carne e l'anima, e vivi secondo l'intelletto. 111. Fervente ardore Un altro santo che conduceva nel deserto la vita solitaria pregando intensamente, fu assalito dai demoni. Per due settimane essi se lo palleggiarono, lanciandolo in aria e raccogliendolo su una stuoia, ma non riuscirono in alcun modo a far discendere il suo intelletto dall'ardente preghiera. 112. Zelo per il meglio Ad un altro ancora, che amava Dio e si prendeva cura della preghiera, si presentarono - mentre camminava nel deserto - due angeli, che lo misero in mezzo a loro e procedettero insieme a lui. Ma egli non prestò assolutamente attenzione ad essi, per non perdere il meglio. Si ricordò, infatti, del detto dell'Apostolo che afferma: "NÉ angeli, né principati, né potestà potranno separarci dalla carità di Cristo". 113. Alla volta della condizione angelica Il monaco diventa uguale agli angeli attraverso la vera preghiera. 114. Visione speculare di Dio Se aspiri a vedere il volto del Padre che è nei cieli, non cercare assolutamente di percepire una forma o una figura nel tempo della preghiera. 115. Diffidenza verso le apparizioni Non desiderare di vedere sensibilmente angeli, o potestà, o Cristo, perché tu non perda completamente il senno, accogliendo il lupo al posto del pastore e adorando i demoni nemici. 116. Illusioni della vanagloria Origine delle illusioni dell'intelletto è la vanagloria, che lo spinge a tentare di circoscrivere il Divino in figura e forme.




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