Ma, dico, quanto al Concilio "vero", i pareri sono discordi: a
parte casi di quel "neo-trionfalismo" irresponsabile cui accennava e che
si rifiuta di guardare la realtà, si è in generale d'accordo che la
situazione attuale della Chiesa sia di difficoltà. Ma le opinioni si
dividono sia per la diagnosi che per la terapia.
La diagnosi di alcuni è
che gli aspetti della difficoltà, se non della crisi, non sono che
benefiche febbri di un periodo di crescita; per altri sono invece
sintomi di una malattia grave. Quanto alla terapia, gli uni chiedono una
maggiore applicazione del Vaticano II, anche al di là dei testi; gli
altri una dose minore di riforme e cambiamenti. Come scegliere? A chi
dare ragione?
Risponde: "Come chiarirò ampiamente, la mia diagnosi è che si
tratti di un'autentica crisi che va curata e guarita. Così, confermo che
per questa guarigione il Vaticano II è una realtà da accettare in
pieno. A condizione però che non sia considerato come un punto di
partenza dal quale allontanarsi correndo, bensì come una base sulla
quale saldamente costruire. Oggi, poi, stiamo scoprendo la sua funzione
profetica: alcuni testi del Vaticano II al momento della loro
proclamazione sembravano davvero in anticipo sui tempi che allora si
vivevano. Sono venute poi rivoluzioni culturali e terremoti sociali che i
Padri non potevano assolutamente prevedere ma che hanno mostrato come
quelle loro risposte - allora anticipate - erano quelle che ci volevano
in seguito. Ecco dunque che ritornare ai documenti è di particolare
attualità: ci danno strumenti giusti per affrontare i problemi d'oggi.
Siamo chiamati a ricostruire la Chiesa non malgrado, ma grazie al
Concilio vero".
A questo Concilio "vero" , stando ancora alla sua diagnosi, "già
durante le sedute e poi via via sempre di più nel periodo successivo si
contrappose un sedicente "spirito del Concilio" che in realtà ne è un
vero "anti-spirito". Secondo questo pernicioso anti-spirito -
Konzils-Ungeist per dirlo in tedesco - tutto ciò che è "nuovo" (o
presunto tale: quante antiche eresie sono riapparse in questi anni,
presentate come novità!) sarebbe sempre e comunque migliore di ciò che
c'è stato o c'è. E l'anti-spirito secondo il quale la storia della
Chiesa sarebbe da far cominciare dal Vaticano II, visto come una specie
di punto zero".
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