«Le creature
racchiuse nel seno della madre non possono neanche piangere. Dio, però, le
vede. Dio, che ha detto a Geremia “prima di formarti nel seno materno ti
conoscevo”, non resta indifferente, qualora esse vengano crudelmente e
barbaramente soppresse. Barbarie e crudeltà è il nome giusto: a Betlemme, le
madri hanno tentato una difesa disperata dei loro piccoli; nell’aborto sono le
madri stesse a trasformarsi in sicarie di Erode; concepiscono il figlio, poi
l’accusano di essere loro aggressore ingiusto e lo sopprimono.»
(Albino Luciani
–1912-1978)
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