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Intervista a mons. Lorenzo Minuti, presidente del GRIS nazionale, sulla possibilità di un confronto e di un dialogo fraterno tra cattolicesimo e geovismo
Roma, (Zenit.org) Sandro Leoni |
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Monsignore, lei è conosciuto come un grande esperto sui
Testimoni di Geova. Può dirci come è iniziato questo suo interesse nei
loro confronti?
Mons. Minuti: Mi trovavo a Rocca di Papa e, in confessione,
un'anziana signora mi ha raccontato le sue pene per lo sfascio in
famiglia causato dal genero che aveva aderito ai Testimoni di Geova.
Cercai di consolarla ma senza risultato. Allora ella mi puntò il dito
sotto il naso ed esclamò: "Ma voi, voi che siete i nostri pastori, cosa
fate per aiutarci?" Fu come una frustata. Riuscii solo a dire: "Ha
ragione, signora, finora non ho dato loro importanza, non pensavo che si
potesse causare tanta sofferenza. Le prometto che da adesso mi
interesserò, ne riparleremo..." E cominciai a documentarmi su di loro...
...facendo rapidi progressi, al punto di decidere di lasciare
l'insegnamento senza maturare in pieno la pensione per dedicarsi a tale
apostolato. Cosa la colpì maggiormentre in questa sua indagine critica?
Mons. Minuti: La stranezza della loro cosidetta Bibbia, la "Traduzione del nuovo mondo delle Sacre Scriture".
"Cosiddetta"? Perché la qualifica così?
Mons. Minuti: Perchè è artefatta. Questo, chi ha familiarità con la
Bibbia, lo capisce anche solo scorrendola. Ma la cosa interessante - che
ho scoperto in un incontro avuto con i loro capi i quali, ingenuamente
sicuri di sé, mi hanno donato il testo critico interlineare del Nuovo
testamento (si allude alla "The Kingdom, Interlinear Translation of the Greek Scriptures" – n.d.r.),
la Bibbia che loro usano come testo di riferimento per valutare la
bontà o meno di qualsiasi traduzione. La cosa interessante è che in essa
la traduzione, abbastanza corretta sotto il testo greco, differisce da
quella poi pubblicata nelle varie edizioni nelle lingue europee, e
differisce appunto correggendo, ritoccando, interpolando e sottraendo,
ciò che il testo originale dice.
Quindi lei, che ha insegnato greco e latino per 40 anni nel
Seminario Romano Minore, ha avuto buon gioco nello smascherare che la
loro Bibbia in Italiano, usata nei loro corsi biblici, veniva adoperata
come... com'è che lei usa dire?
Mons. Minuti: Come un cavallo di Troia, per entrare subdolamente
nella cittadella della nostra fede per operare poi quella distruzione
immane che sappiamo.
Dunque da là è cominciata tutta una ricerca che poi si è concretizzata in un libro.
Mons. Minuti: Si, un libro con ricca documentazione fotografica edito da Coletti a S. Pietro "I testimoni di Geova non hanno la Bibbia". Ma anche in trasmissioni televisive settimanali (due anni e mezzo su Telepace
di Roma); in interventi critici sul sito del GRIS nazionale e su quello
di Achille Lorenzi (il più ricco e aggiornato in Italia); in
trasmissioni su radio private come Radio Rocca di Papa, Radio Colli sul Velino, Radio Palma e infine Radio Maria,
nella quale ho condotto una rubrica mensile sui Testimoni di Geova per
25 anni, mettendo in luce basilarmente le alterazioni che la Società Torre di Guardia
realizza falsificando ingannevolmente a suo favore sia la Bibbia che il
pensiero di autori citati, e così dicasi per la storia, le scienze...
Questa trasmissione su Radio Maria va ancora in onda, affidata ad altre
mani più giovani di me, si tiene ogni primo mercoledi del mese dalle
18,00 alle 19,30.
Oltre alle stranezze e storture di dottrina, lei ha anche
accenanto alla prassi della conduzione interna, di cui hanno
testimoniato tanti ex Testimoni di Geova. Come pure episodi di cronaca
inquietanti, legati per esempio alla loro avversione alle trasfusioni di
sangue, alla divisione che si crea nelle famiglie quando uno solo dei
componenti aderisce al geovismo, o ad atteggiamenti antisociali come il
rifiuto di votare, di compiere il servizio militare, di collaborare
anche con istituzioni caritative come la Caritas, le Misericordie...
Mons. Minuti: Sì, quello che noi dimostravamo era che certe scelte di
vita non erano dovute al fanatismo di singoli, che poteva essere
sconfessato agevolmente dalla dirigenza, ma che esisteva un legame
stretto sia con la dottrina insegnata, sia con le interpretazioni che le
loro riviste Torre di guardia e Svegliatevi fornivano
settimanalmente agli adepti. Una per tutte, la raccomandazione di non
iscriversi all'università giacché gli avvenimenti mondiali
dimostrerebbero che il mondo-società starebbe per finire e perciò non ci
sarebbe stato forse neanche il tempo di finire il corso di laurea o, se
avesse durato ulteriormente, di poter utilizzare la laurea
intraprendendo una professione ad essa collegata. Con il conseguente
elogio ai genitori che, convinti della verità di tale preteso
"profetico" annuncio biblico, indirizzavano i figli verso mestieri, come
quelli di falegname o idraulico, che – come si diceva nell'articolo -
sarebbero stati molto più richiesti nella ricostruzione delle case dopo
la distruzione causata dall'Armaghedon imminente. Fu uno dei vari flop
solenni collezionati dalla WT, dal momento che queste cose furono
stampate nel 1969!
Noi del GRIS di Roma abbiamo iniziato a curare la rubrica de
"La fede insidiata" su ZENIT, parlando dei problemi creati dalle varie
Sètte e Movimenti Religiosi Alternativi. Cosa pensa di questa nuova
iniziativa di inserire settimanalmente, anche un confronto critico con
il pensiero geovista sulla verità biblica al passo con le Letture della
Liturgia domenicale?
Mons. Minuti: Penso che sarebbe un metodo interessante e fecondo per
apprendere, in maniera graduale, ben meditata e occasionale, le
differenze tra la nostra fede e quella dei Testimoni di Geova, in modo
da accorgersi che, se si lascia penetrare in modo acritico, fiducioso, e
senza essere culturalmente difesi, il contenuto di quel "cavallo di
Troia" nella cittadella della nostra fede, il disastro sarebbe davvero
grande. Se invece, superando la difficoltà di tale impegno, si studia a
fondo il pensiero geovista, allora si ha la possibilità sia di conoscere
con documentazione di prima mano il pensiero geovista, sia di dialogare
con frutto con i geovisti (cosa che appunto non è possibile senza tale
preparazione). E anche se non ottenessimo conversioni di Testimoni di
Geova o ritorni di ex cattolici finiti nelle loro fila, ci sarebbe
comunque il preziosissimo vantaggio di prevenire i nostri fratelli di
fede da facili quanto ingannevoli miraggi. L'esperienza ci conferma che
possiamo aiutare lo stesso Testimone che, per ipotesi, accetti con animo
aperto questi confronti. Egli capirà, come lo hanno capito tanti ex,
che le prime vittime del geovismo sono loro stessi, perché sono loro che
per primi sono stati raggirati e quindi non rispettati dai loro capi
nelle loro sacrosante esigenze di fede e di spiritualità.
"Sia infine lo scopo di aiutare gli stessi Testimoni di Geova
a capire che le prime vittime del geovismo sono proprio loro" ha appena
detto. E' quindi per questo desiderio di illuminare gli stessi
Testimoni di Geova circa la vera verità biblica che alcuni famosi ex
testimoni la ritengono il più grande amico che i geovisti abbiano mai
avuto?
Mons. Minuti: Li ho sempre considerati miei fratelli, inserendoli
nelle mie preghiere, anche se loro, prima di rendersene conto mi hanno
considerato avversario o, come scrivono negli stampati,
"oppositore". Sono un amico che tuttora hanno e che prometto che
avranno anche in paradiso se il Signore mi toglierà di scena.
L'importante è che non si confonda l'amore per le persone con
l'approvazione del movimento! Quindi sia ben chiaro, come ci insegnò S.
Agostino: grande amico delle persone ma irriducibile nemico dell'errore,
della falsa dottrina che il movimento geovista propaga. "Errores interficiantur, errantes vivificantur": gli errori siano uccisi, gli erranti salvati.
*
NOTE
1) L'impegno pastorale della Chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e alle sètte, n. 39-40
2) La verità vi farà liberi, n. 476-480
rocco
RispondiEliminaBuon giorno, Mi chiamo Rocco Politi di Modena, cresciuto a Taurisano (Lecce) Vi voglio raccontare una storia che non dovrebbe mai più succedere Mi hanno fatto conoscere i tdG quando avevo 10 anni (mia moglie ne aveva 5) e seguendo la famiglia li ho frequentati e ne ho fatto parte per 40 lunghi anni. Hanno manipolato quasi tutta la mia vita. Ho iniziato come interessato, cosi veniva identificato colui che iniziava a studiare, poi iscritto alla scuola di ministero teocratico (una continua preparazione su cosa e come predicare di casa in casa), poi promosso a proclamatore, quindi pronto per andare di casa in casa. Battezzato, sposato nella loro comunità, servitore di ministero (una specie di diacono), il più giovane anziano a 23 anni (una specie di vescovo), conduttore della scuola di ministero teocratico, conduttore della rivista torre di guardia, segretario contabile, sorvegliante che presiede,responsabile del comitato assistenza sanitaria e relativi seminari (un capillare metodo di acquisizione di medici che acconsentivano di operare senza sangue, e relativa cura dei fratelli ricoverati provenienti da tutta Italia e dall'estero), membro dei comitati giudiziari locali e speciali in altre città (un vero e proprio tribunale interno alla congregazione ), contabile nelle assemblee di circoscrizione e di distretto; Addetto stampa, sindaco mandatario per gli oneri di urbanizzazione e contatto con i Comuni per la costruzione delle sale del regno.....oratore qualificato anche per matrimoni e regista di drammi biblici e tanti altri incarichi, che non voglio citare.....NON ERO UN ESSERE UMANO NORMALE.....NON MI HANNO MAI PERMESSO DI DIVENTARLO E DI ESSERLO.........LA GUARIGIONE E' DOLOROSISSIMA. Sono stato plagiato e manipolato mentalmente....e da plagiato sono diventato plagiatore da manipolato mentalmente sono diventato manipolatore delle menti. Poi un giorno all'improvviso una spada di Damocle colpisce la mia famiglia (una storia sconvolgente che vi racconterò) e come conseguenza vengo disassociato....dopo aver subito una aberrante inquisizione durata 50 ore di giudizio. Assieme alla mia famiglia abbiamo lasciato la società e siamo fuggiti verso la libertà. Una volta fuori da quella prigionia abbiamo vissuto 12 anni trascorsi a disintossicarci, a nascere nuovamente, a crescere, imparare, decidere da esseri umani LIBERI. Da 12 anni non ho mai detto o fatto nulla né in TV né in radio, sui giornali o in Web. L'anno scorso è morta mia madre anche lei TdG ma non praticante. Ai funerali la nostra presenza è stata sgradita, ci hanno trattati come estranei, come fossimo infetti, un cancro da cui starne alla larga. Ho partecipato a TV2000 non per vendetta, (amo i miei fratelli, mia sorella, i nipoti, gli zii, i cugini e mio padre che sono ancora tdG, ma loro non ci riconoscono più come parenti, per tutti loro noi non esistiamo più). Ho rilasciato questa intervista con il vivo desiderio di trasmettere la mia esperienza e, credetemi, con un unico obiettivo cercare di aiutare altri a non cadere vittime di manipolazioni mentali come è successo a me. Ma 20 minuti di trasmissione non possono rendere il senso di 40 anni di schiavitù psicologica e spirituale, vorrei poter fare molto di più per far conoscere a più persone, cosa ci è stato fatto nel nome di un Dio. Per questo vi scrivo: per chiedervi di aiutarci a far conoscere attraverso la nostra esperienza come E' POSSIBILE AVERE LA PROPRIA ESISTENZA ROVINATA DA UNA FALSA RELIGIONE.. Grazie di cuore.
Quando si parla di Testimoni di Geova, trattandosi di una minoranza, sostanzialmente poco conosciuta, si dicono un sacco di inesattezze, esagerazioni, distorsioni, e si usano toni eccessivamente irrispettosi e discriminatori.
RispondiEliminaTalvolta si dovrebbe riconoscere che non si conosce ciò di cui si sta parlando, ed andarci piano con l'arroganza.
Ricordatevi che aver vissuto questa realtà dall'interno, anziché conoscerla tramite qualche articolo letto qua e là, è molto diverso.
Sono un ex TdG diventato cattolico, e potrei essere il primo a provare rancore verso di loro che non possono neanche rivolgermi la parola... eppure mi da enormemente fastidio leggere sciocchezze ed atteggiamenti pesantemente discriminatori. Molti ne parlano come se fossero satanisti, o addirittura alieni. Molti "cristiani" che lo fanno (oltre a descrivere in modo spesso erroneo la loro dottrina, dimostrando di "conoscerla" al livello delle chiacchiere da bar), nel tentativo di descrivere senza successo questo strano "nemico" in giacca e cravatta, attribuendogli in modo complottistico chissà quale intento secondario, che non è altro che il membro di una religione di matrice cristiana, dovrebbero rendersi conto che un atteggiamento carico d'odio e discriminazione non va bene verso NESSUNO, tantopiù quando si conosce poco o si pensa erroneamente di conoscere. Questa immagine demonizzata ed ignorante, con connotazioni pregne di cattiveria palese non va affatto bene.
L'unico libro che potrebbe essere consigliabile, è "Testimone di Geova mio fratello", di don Battista Cadei (del GRIS), che quantomeno parte, a differenza di tanti altri libri-spazzatura, da una base rispettosa e priva di polemiche, incoraggiando la conoscenza anziché il pregiudizio maligno.