Il nome Luca, in greco: Lukas e in latino: Lucas, è un ipocoristico di
Lukanos o di Lukios: con significato di: "nato all' alba, alle
prime luci del mattino". In Antiochia (attuale Siria), nacque
S. Luca evangelista.
Fu discepolo e compagno di san Paolo: un testimone fin dal principio,
cioè uno dei discepoli che visse e tascrisse gli insegnamenti del nostro
salvatore Gesù Cristo proprio negli anni della sua comparsa terrena. Anch'egli,
seguendo come esempio gli scritti degli altri apostoli, che lo precedettero nel
passato, si dedicò, secondo una tradizione, che risale al tempo di Ireneo, alla
stesura del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Entrambi sono dedicati a
un certo Teofilo, un personaggio insigne che ci è tuttavia sconosciuto. Come
spiega nei primi versetti, egli voleva narrare una documentazione esauriente ri
presa dai testimoni ancora in vita fra cui vi era anche Maria. Il suo Vangelo,
scritto probabilmente intorno all'anno 70, è quello che offre più notizie
sull'infanzia di Gesù, ed ecco forse l'origine della leggenda di Luca come
pittore della Madonna. Egli è l'unico a narrare l'annunciazione, la
visitazione, la nascita e l'imposizione del nome di Giovanni Battista, la
nascita di Gesù, l'adorazione dei pastori, la circoncisione, l'incontro e la
cena di Emmaus.
San Luca viene rappresentato, come gli altri evangelisti, con il libro e
con un essere tetramorfo, il bue o toro o vitello, che è alato quando appare da
solo come suo simbolo. Il significato di queste raffigurazioni è quello di
rappresentare, secondo la tradizione, un animale tipico del sacrificio. Il
Vangelo di Gesù Cristo, secondo Luca, comincia infatti con la visione di
Zaccaria nel tempio, ove si sacrificavano animali come buoi e pecore
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