Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

venerdì 18 ottobre 2013

L'evangelista Luca


Il nome Luca, in greco: Lukas e in latino: Lucas, è un ipocoristico di Lukanos o di Lukios: con significato di: "nato all' alba, alle prime luci del mattino". In Antiochia (attuale Siria), nacque S. Luca evangelista. 

Fu discepolo e compagno di san Paolo: un testimone fin dal principio, cioè uno dei discepoli che visse e tascrisse gli insegnamenti del nostro salvatore Gesù Cristo proprio negli anni della sua comparsa terrena. Anch'egli, seguendo come esempio gli scritti degli altri apostoli, che lo precedettero nel passato, si dedicò, secondo una tradizione, che risale al tempo di Ireneo, alla stesura del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Entrambi sono dedicati a un certo Teofilo, un personaggio insigne che ci è tuttavia sconosciuto. Come spiega nei primi versetti, egli voleva narrare una documentazione esauriente ri presa dai testimoni ancora in vita fra cui vi era anche Maria. Il suo Vangelo, scritto probabilmente intorno all'anno 70, è quello che offre più notizie sull'infanzia di Gesù, ed ecco forse l'origine della leggenda di Luca come pittore della Madonna. Egli è l'unico a narrare l'annunciazione, la visitazione, la nascita e l'imposizione del nome di Giovanni Battista, la nascita di Gesù, l'adorazione dei pastori, la circoncisione, l'incontro e la cena di Emmaus. 
San Luca viene rappresentato, come gli altri evangelisti, con il libro e con un essere tetramorfo, il bue o toro o vitello, che è alato quando appare da solo come suo simbolo. Il significato di queste raffigurazioni è quello di rappresentare, secondo la tradizione, un animale tipico del sacrificio. Il Vangelo di Gesù Cristo, secondo Luca, comincia infatti con la visione di Zaccaria nel tempio, ove si sacrificavano animali come buoi e pecore

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