Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

sabato 8 febbraio 2014

Sale e luce



V DOMENICA T.O.

     «Voi siete il sale della terra».  Qual è il significato di questo sale?
    Nel libro del Levitico troviamo: “Dovrai salare ogni tua offerta …: non lascerai mancare il sale dell'alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta porrai del sale” (Lv 2,13). Anche oggi si conserva la carne e il pesce sotto sale perché non vadano in putrefazione. Per questo il sale, indicava la incorruzione e la perpetuità.

     Gli antichi stabilivano alleanze e confermavano la pace mangiando insieme pane e sale. Per gli ebrei il sale aggiunto al sacrificio ricordava la perpetuità dell’alleanza tra Dio e l’uomo; Dio no tradisce la parola data, ma anche l’uomo è chiamato alla fedeltà.
    I discepoli di Gesù, sono chiamati a essere segno della fedeltà tra Dio e l’uomo. Essere “salati” è sinonimo di “essere fedeli”.  
          Allora Gesù dice : «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore ...»; l’evangelista in realtà adopera un verbo che si applica alle persone, perché letteralmente scrive “se il sale impazzisce”. Cosa significa questo ‘impazzire’?
     Nel capitolo 7 di Matteo, Gesù parla di un pazzo che è andato a costruire la sua casa sulla sabbia; quando è arrivata la fiumana la casa è stata travolta e distrutta. E questo pazzo, che costruisce sulla sabbia è colui che ascolta le parole del Signore, ma poi non le mette in pratica. Allora questo sale che impazzisce indica l’atteggiamento di quei discepoli che ascoltano il messaggio di Gesù, ma poi non lo mettono in pratica.
     Quindi Gesù dice: «Se il sale impazzisce», cioè se non mettete in pratica queste mie parole, come il sale «a null’altro serve che ad essere gettato via», anche voi sarete gettati “fuori” - letteralmente l’evangelista scrive ‘fuori’, che nel vangelo di Matteo ha sempre un significato di lontananza da Dio -  «e calpestato ». Matteo adopera un verbo che dà proprio l’idea di qualcosa che viene triturato, calpestato dalla gente.
     Cioè, se voi non siete fedeli, sta dicendo Gesù ai discepoli, a questa nuova alleanza, alle beatitudini, voi che mi seguite, sarete disprezzati della gente; la gente che attende da voi un’alternativa a questa società, che attende da voi una modalità diversa nella vita, se vede che voi avete accolto questo messaggio a parole, ma poi non lo praticate, rimane delusa e si perde. Quindi meritate il disprezzo.
     Il sale con le sue qualità conservatrici e quindi ostacolatrici alla vita di organismi infatti è anche simbolo di sterilità: “Abimèlec combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale” (Gdc 9,45), per farla diventare un suolo sterile e infecondo. I cristiani “insipidi”, quindi, non solo sono inutili, ma diventano dannosi, perché con la loro esistenza incoerente, rischiano di essere scandalo e allontanare gli uomini da Dio.
Voi siete il sale della terra…Io non vi mando, come un tempo i profeti, a due o venti città, ma vi invio alla terra, al mare, al mondo intero, a questo mondo che vive nella corruzione. Per questo Cristo esige dai suoi apostoli quelle virtù che sono il sale necessario e utile per convertire molti: la mansuetudine, l’umiltà, la misericordia, la giustizia. Chi ha il cuore puro, chi è pacifico, chi subisce persecuzioni a causa della verità, offre la sua vita per il bene di tutti” (S. Giovanni Crisostomo).
     Un cristiano che, pur in tutta la fragilità del proprio limite e con il peccato che lo appesantisce, se cerca con tutto se stesso di essere fedele a Dio, lascia il segno. Come il sale di qualità ha sapore e la luce illumina, così è del cristiano che segue Cristo.

Stai con me, e io inizierò a risplendere
come tu risplendi;
a risplendere fino ad essere luce per gli altri.
La luce, o Gesù, verrà tutta da te:
nulla sarà merito mio.
Sarai tu a risplendere, attraverso di me,
sugli altri.
Fa' che io ti lodi così.
nel modo che tu più gradisci,
risplendendo sopra tutti coloro
che sono intorno a me.
Da' luce a loro e da' luce a me;
illumina loro insieme a me, attraverso di me.
Insegnami a diffondere la tua lode,
la tua verità, la tua volontà.
Fa' che io ti annunci non con le parole
ma con l'esempio,
con quella forza attraente,
quella influenza solidale
che proviene da ciò che faccio,
con la mia visibile somiglianza ai tuoi santi,
e con la chiara pienezza dell'amore
che il mio cuore nutre per te.

(John Henry Newman)


Nessun commento:

Posta un commento