Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

mercoledì 20 gennaio 2016

Una risposta alla mia riflessione

Pubblico la risposta alla mia riflessione.
Condivido le parole di Chiara, anche perché non ho la presuzione che il blog sia così importante da condizionare le sorti della società, ma nel contempo ribadisco l'importanza di dedicare tempo a una riflessione che richiede un po' di disponibiltà ad andare oltre la comunicazione a flash. 


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Caro Andrea, secondo me le motivazioni sono chiare.

Sicuramente esiste anche la componente del disinteresse che tu paventi, ma non credo affatto sia l'unica, nè tantomeno quella più rilevante.
E' chiaro infatti che le persone che scelgono di approfondire certe tematiche non sono così numerose, ma è altrettanto chiaro che - per andare molto sul concreto - i tuoi auguri di buon anno sono capitati in un periodo di vacanza generalizzata, mentre Papa VI irrompe sulle tue pagine solo ora, che il tempo scarseggia.
Serve infatti tempo per leggere un articolo lungo, soprattutto se ne si vuole cogliere la ricchezza e trasformarlo in spunto di riflessione.
Tu stesso hai involontariamente scoraggiato i pochi temerari, quando nel titolo hai scritto "abbiate la pazienza di leggerlo con calma".
Mi piace leggerti, ma sono la prima a non aver aperto il tuo post.
Questo non significa che io mi accontenti delle risposte facili, nè che voglia rimanere a guardare. Significa solo che certi approfondimenti dovrebbero trovare altro genere di spazio.
Che piaccia o meno, il web è considerato il luogo per eccellenza in cui le informazioni devono essere condensate e i testi devono essere veloci, per poter essere consumati negli istanti liberi della giornata, tra un'occupazione e un'altra.
E' un po' come se tu ti stupissi che la gente che frequenta il MC Donalds avesse voglia di mangiare un pasto veloce. Se avesse più tempo a disposizione e volesse fare un pasto rilassato con più portate andrebbe a sfamarsi altrove.
Nessuno sottovaluta il valore delle riflessioni del Papa, il problema è lo strumento che utilizzi per diffonderle.

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