"Come posso amare l'oggetto dell'amore di un altro uomo, se quello stesso uomo, invece di darmi prova del suo amore, mi parla piuttosto di ciò che gli è estraneo ostile?".
Queste parole di Pavel Florenskij - è stato un filosofo, matematico e sacerdote russo. Morì fucilato l'8 dicembre 1937. E' considerato il Leonardo Da Vinci russo -, sono semplici nella loro evidenza, eppure molto spesso cadiamo nel meccanismo perverso che esse evidenziano.
Come fa l'umanità a innamorarsi di Cristo e della sua Chiesa, se noi per primi non facciamo che sottolinearne i limiti - veri o presunti -?
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