Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

martedì 24 maggio 2011

Clero e pedofilia: la risposta della Chiesa italiana: prolusione del card. Bagnasco

A tale riguardo, riconoscendo su questo fronte un’infame emergenza non ancora superata, la quale causa danni incalcolabili a giovani vite e alle loro famiglie − cui non cessiamo di presentare il nostro dolore e la nostra incondizionata solidarietà
−, vorrei anche assicurare che da oltre un anno, su mandato della Presidenza CEI, è al lavoro un gruppo interdisciplinare di esperti proprio con l’obiettivo di “tradurre” per il nostro Paese le indicazioni provenienti dalla Congregazione; obiettivo che sotto il nome di «Linee guida» oggi viene autorevolmente richiesto a tutte le Conferenze Episcopali del mondo. L’esito di tale lavoro sarà presto portato all’esame dei nostri organismi statutari. Ripetiamo però quest’oggi il grido amaro che già è risuonato nell’assemblea dello scorso anno: sull’integrità dei nostri sacerdoti non possiamo transigere, costi quel che costi. Anche un solo caso, in tale ambito, sarebbe troppo. Quando poi i casi si ripetono, lo strazio è indicibile e l’umiliazione totale (cfr Prolusione all’Assemblea generale dell’Episcopato italiano, 24 maggio 2010). Ma le ombre, anche le più gravi e dolorose, non possono oscurare il bene che c’è. Ancora una volta, quindi, noi Vescovi confermiamo stima e gratitudine al nostro clero che si prodiga con fedeltà, sacrificio e gioia, nella cura delle comunità cristiane.

1 commento:

  1. dobbiamo dar voce a tutti i consacrati che con le loro fatiche portano avanti il bene della chiesa....non distogliamo mai lo sguardo al nostro Signore Lui si che non aveva colpa ed è morto non per dei singoli ma per tutti noi...

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