Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

sabato 7 maggio 2011

Suicidio a Calusco

Ho saputo la notizia solo questa mattina, per cui solo ora la pubblico. Dice la Scrittura che dai frutti si riconosce l'albero. Che albero è una società dove i suoi figli, anche quelli più giovani, sono talmente disperati da preferire farsi sfracellare da un treno piuttosto che vivere? Perché non ascoltiamo il grido di aiuto della gente? Perché continuiamo a illuderci che basti riempire le "pance" per saziare gli uomini?

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Si è tolto la vita a 17 anni, raggiungendo la ferrovia con la sua bicicletta e stando in piedi tra i binari, in attesa del treno. Era un minorenne l'uomo che si è suicidato questa mattina, 26 aprile, a Calusco d'Adda, nei pressi del passaggio a livello per Solza, sulla linea Milano - Bergamo - Carnate. Uno studente che frequentava una scuola di Trezzo, al quarto anno, e viveva a Suisio con i genitori e un'altra sorella. Un dramma inspiegabile. Nella mattinata del 26 aprile non doveva andare a scuola. In bicicletta ha raggiunto la ferrovia a Calusco, a pochi metri dal passaggio a livello. Ha appoggiato la bici ad una siepe ed è sbucato tra i binari. Lì, secondo alcune testimonianze, ha atteso il treno stando in piedi in mezzo ai binari. Per il ragazzino non c'è stato nulla da fare. La polizia ha poi informato i familiari di quanto era accaduto. "Un dramma inspiegabile" hanno riferito i genitori, sgomenti, alla polizia.

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