Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 21 agosto 2011

Avevamo un gattino

Circa quindici giorni fa ci avevano mollato in convento un piccolo gatto bianco e nero; passato il nervoso per la stupidità di chi non ha niente di meglio da fare che portare gatti ai frati, ci eravamo affezionati, perché era molto "socievole". Sono stato via una settimana e al mio ritorno, non l'ho trovato. Perché? Perché ho scoperto che dei giovani che vengono da noi hanno pensato bene di usare il micio come gioco e gli hanno fratturato il bacino. Ora non sappiamo se sia ancora vivo o se lo abbiano buttato da qualche parte.

Mi chiedo: perché? Per quel poco che ho capito di questi ragazzi, so che non sono cattivi, anzi credo che abbiano dei doni belli; per cui non voglio che vi limitiate a giudizi approssimativi o a insulti. Chiedo però: perché? E' possibile che si passi la vita a rovinare e a distruggere? Perché non scegliere di costruire qualcosa di buono? Perché non mettere in gioco i doni per rendere migliore questa benedetta realtà nella quale viviamo?
Vorrei solo capire per poter essere utile. Non sono arrabbiato, sono confuso.

1 commento:

  1. ..Perchè spesso dolore, sofferenza ed indifferenza da parte degli altri si sfogano sulle creature più semplici! Io soffro, tu micio soffri con me.. sei SOLO un gatto.. Questa esperienza l'ho vissuta molte volte in Brasile con i bambini di strada che quando trovavano una rana, un camaleonte o un gattino era difficile che la creatura uscisse viva dalle loro mani! Dai "grandi" non vengono comunque esempi incoraggianti... manca l'amore sotto tutte le sue forme.. a partire dall'ascolto. Tutte le creature, compresi gli animali, dovrebbero riportarci pur nella loro diversità e semplicità, a Dio, poichè "Tutto è stato fatto per mezzo di Lui"(Gv1). Dispiace e amareggia venire a conoscenza di questi fatti però è un altro dei sintomi di questa società malata: da chi tratta gli animali come persone (convinti di amarli e fargli del bene!) a chi sfoga su di loro le proprie frustrazioni. Per questi ragazzi bisogna solo chiedere a Dio che apra loro gli occhi e li raggiunga col Suo AMORE, poichè solo con esso, in ogni creatura sapranno riconoscere le "Sue tracce" e "lavorare" per un mondo e un futuro migliore.

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