Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 21 agosto 2011

Come è bella la Chiesa bolognese

Ricomincio oggi a pubblicare qualcosa, perché sono stato fuori per una settimana. Sono stato in vacanza?
No. Sono andato a Bologna con fra Carlo, fra Sergio e fra Luca. Ci siamo caricati il nostro zaino sulle spalle e siamo partiti con l'idea di vivere una settimana per strada e senza soldi. 
L'esperienza fa parte di un progetto molto bello che inizierà nel futuro. In ogni caso ciò che mi interessa comunicarvi è che abbiamo incontrato una Chiesa dal volto splendido.
Desidero esprimere la mia riconoscenza a voi Sorelle Povere di Santa Chiara, che pur essendo poche e fragili avete un cuore grande e ci avete accolti e accuditi con amore materno.
Grazie anche a te Marianna che ci hai trovati per strada e ci hai offerto subito un piatto - e che piatto! - di tagliatelle alle melanzane.
Grazie a voi don Marco, don Roberto, don Santo e don PiGi  perché vi siamo arrivati tra i piedi all'improvviso e ci avete accolti con grande fraternità.
Grazie a te don Marco che ti fai carico della tua gente e spendi insieme al tuo arivesco migliaia di Euro per soccorrerla; grazie a te don Roberto che con passione hai cercato di imparare il cinese così da poter raggiungere chi altrimenti è iraggiungibile; grazie a te don Santo e alla tua famiglia  per la vostra squisita dolcezza; grazie a te don PiGi per la tua disponibilità a lasciarti scomodare. 
Grazie don Nildo che, pur trovandoci in piazza ci hai offerto di cenare con te. Grazie di cuore a voi, cristiani laici del Pilastro che avete condiviso con noi e con grande gratuità il vostro cibo.
Grazie alla catechista di Bertalia che, al solo vederci per strada ha deciso, senza dire nulla, di raggiungerci con una borsa piena di cibo.
Grazie a te fra Domenico che ci hai invitati alla tua tavola dove c'è posto per tutti.
Grazie di cuore a voi giovani di Sant'Andrea della Barca che, con una libertà e freschezza incredibili ci avete "costretti" a mangiare e  dormire al sicuro.
Grazie a coloro che per strada ci hanno salutato e hanno voluto parlare con noi.
Grazie a quei negozianti italiani ed eritrei che ci hanno donato gratuitamente il cibo, quando abbiamo questuato alla loro porta.
Grazie a chi ci ha dato un passaggio con la sua macchina, anche se eravamo in quattro e puzzavamo come le capre.
Grazie a te suor Annamaria, sorella di Madre Teresa di Calcutta; una piccola donna non più giovanissima, ma con una conoscenza di Bologna che qualsiasi sociologo  invidierebbe e con una passione contagiosa per l'umanità.
Che dire? Sono tornato a casa provocato dalla bontà di tutta queste gente. Cristo opera, Cristo vive.
A tutte queste persone, anche se non leggeranno queste parole, dico: grazie. Siete state capaci di mostrarmci il volto più bello della Chiesa, quello che tanti non vogliono vedere, ma che c'è.
A coloro che invece non hanno risposto al nostro saluto, che ci hanno detto: "Toglietevi dai co ...", che non hanno condiviso il cibo, dico: guardate come sono belli i cristiani di Bologna. Smettetela di giudicarli e lasciatevi provocare da loro. 


3 commenti:

  1. Di esperienze belle nella vita ce ne sono tante, peccato che talvolta passano inosservate. Bisognerebbe fare un tg di belle notizie, che ne pensi???!!!;
    I buoni esempi possono solo aiutarci a crescere e a proporci tutti di essere Cristiani con la C maiuscola. Cristiani che donano e che amano generosamente. Lucia

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  2. Ma che bella esperienza...E vero attorno a noi ci sono tante persone stupende...dobbiamo solo aprire il cuore per saperle ascoltare e vederle come creature di Dio.....

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  3. Grazie Andrea!
    C'e' bisogno di buone notizie e questa che ci hai raccontato e' VITA VERA, VISSUTA. Ecco un esempio di speranza e ne abbiamo tutti tanto bisogno. Grazie a Dio per avervi custoditi e rifocillati!
    Maria

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