Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

martedì 16 luglio 2013

Calderoli e il Ministro Kyenghe

Le parole di Calderoli nei confronti del Ministro, sono evidentemente di cattivo gusto, segno, quanto meno, di una pessima educazione.
Calderoli ha sbagliato, non perché la signora è un Ministro della Repubblica, ma perché è una persona e come ogni persona ha diritto al rispetto. Credo, che basterebbe, una volta tanto dire: "Mi dispiace, ho sbagliato, sono stato un cafone", ma questo non è il paese di chi sa chiedere scusa.
Non farebbe male ricordare, che i personaggi pubblici sono sotto lo sguardo di tutti, anche dei giovani: è ora di finirla con i cattivi maestri. Assumiamoci la responsabilità di essere dei modelli positivi.
Detto questo, vorrei gridare a tutti quelli che in questi giorni si stanno strappando le vesti per questo disdicevole fatto - che raccolgono firme a destra e a manca per le dimissioni di Calderoli -: durante tutto il Suo Pontificato, l'umilissimo Benedetto XVI è stato attaccato con una volgarità e arroganza senza pari e ben pochi degli stessi scandalizzati di oggi, si sono presi la briga di spendere una sola parola in suo favore. Anzi  a volte hanno difeso tale barbaro modo di fare, in nome del diritto di satira e della libertà di pensiero: che schifo!!!!!! Perché?
E' la volgarità, la mancanza di rispetto, la stupidità, l'arroganza, che devono essere stigmatizzati oppure è solo la  parte politica avversa che deve essere colpita a tutti i costi e ogni occasione è opportuna?
Quando imparareremo che il male è male, chiunque esso colpisca e che non si può opporvisi solo quando fa comodo?
Non ne posso più dell'ipocrisia. Basta!

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