Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

martedì 3 settembre 2013

AD - DIO

Oramai il tempo sta scadendo; i bagagli sono fatti
e in gran parte sono giunti a destinazione, a Parma. E' il momento di tirare le somme.
Quando sei anni fa il mio Ministro provinciale mi propose Baccanello come destinazione, gli chiesi un po' seccato, cosa avrei potuto fare in un posto così fuori dal mondo e  lui, tranquillamente, mi disse: "andrai a fare il frate". Mi sembrò una non risposta, invece era proprio così. Oggi posso solo aggiungere, che qui non sono venuto solo a fare il frate, ma soprattutto a imparare a diventare un frate minore.
Venni via da Bologna un po' arrabbiato, ma poi, la sera stessa del mio arrivo in questo convento, subito mi sentii a casa. Fu una sensazione strana, ma piacevolissima. Fu merito dei frati, molto accoglienti, ma anche di questo convento bello per la sua estrema semplicità.
Il Signore aveva ascoltato la mia preghiera e mi aveva portato al posto giusto nel momento giusto. Il Signore è fedele alle sue promesse.
In questo tempo Dio mi ha fatto incontrare tanta gente e devo dire, mi sono sentito un privilegiato; quante persone autentiche, ricche di fede; quanto bene mi ha circondato.
Non posso che dire: grazie. Grazie al Signore, perché se avesse dato retta alle mie stupide lamentele, non avrei potuto vivere questa preziosa esperienza, ma grazie anche a tutti coloro, che mi sono stati maestri in questo tempo - frati e laici -. Senza retorica, affermo con convinzione e riconoscenza che, è più ciò che ho ricevuto, di quanto posso avere dato.
A voi giovani e meno giovani, uomini e donne; tutti con un nome e un volto che, oramai, fanno parte della mia vita, ripeto: grazie di cuore. 
Voglio dire con le parole del salmista: "Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?".
Non posso poi, non chiedere perdono a tutti coloro che, in tanti modi ho deluso e offeso. Mai come in questi anni mi sono reso conto dei miei limiti e peccati; qualcosa è cambiato in me, ma ancora molto è da affrontare, un po' alla volta, con l'aiuto di Dio.
Tanti mi chiedono se sono dispiaciuto, ora che devo partire.Una canzone dice che "partir è un po' morir"; come non sentire la fatica della separazione, eppure dentro di me vivo tutta la bellezza del fare la volontà del Signore. E' Lui la mia vera ricchezza e, "come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te o Dio". Non posso più fermarmi: tradirei me stesso e anche voi. Sarei un frate inutile.
Vi affido, con la preghiera,  a Colui che tutto può e vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera, perché a Parma mi sono chieste cose, che non sono certamente alla mia portata. 

Il Signore vi doni la sua pace
Fra Andrea

3 commenti:

  1. "buon viaggio" quel viaggio che ha senso solo nell'andare verso Cristo seguendo le sue orme per non inciampare. Buon viaggio a te e a noi che ti abbiamo conosciuto in questo posto così fuori dal mondo. Grazie per averci dato la possibilità di camminare in cordata con te, grazie per il tuo sguardo pulito verso le persone e le cose, grazie per il tuo spenderti e la tua amicizia... GraZie anche per le tue fatiche e i tuoi difetti che ti hanno fatto ns fratello in cammino con noi e per noi, grazie insomma per il tuo essere frate e sacerdote secondo il suo cuore che non significa la perfezione ma la aquila. Buon cammino dunque....in cordata. Un abbraccio luisa

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  2. "Buon viaggio" padre Andrea,le auguro che a Parma possa rispondere pienamente a quello che Dio la chiama a fare. Dal canto mio la ringrazio per le buone parole (purtroppo,per colpa mia, solo via mail) che in piu' occasioni mi ha rivolto ed anche per quelle piu' dure che comunque mi hanno fatto riflettere e che stanno lentamente dando il loro frutto.Lei e' veramente una bella persona e ringrazio il Signore di avermi dato l'occasione di incontrarla.Continui a combattere la buona battaglia come faticosamente facciamo tutti noi, sicuri che, anche grazie a persone belle come lei e padre Enzo, alla fine della corsa avremo conservato la fede ed entreremo nella gioia del Signore. Un saluto a lei e padre Enzo, ricordateci nelle vostre preghiere...Mario

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  3. Buon viaggio Fra Andrea! Dio ti vuole a Parma ed è giusto così, perchè anche altrove per altre persone l'incontro con te e la tua testimonianza della Parola, possano essere segni della presenza di Dio tra di noi.
    Andrea

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