Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

giovedì 5 settembre 2013

Se incontrassi il presidente Berlusconi ...

Se incontrassi  il presidente Berlusconi, gli direi: 


"Carissimo onorevole, capisco e riconosco l'imprescindibile diritto a difendere il suo buon nome - davanti alla sua famiglia e alla Nazione -, ma non dimentichi che in questo paese ci sono più di cinquantanove milioni di persone oltre a lei, che hanno bisogno di un po' di serenità. Non abbiamo bisogno di vivere nella costante inquietudine, perché non tutte le ciambelle le vengono col buco. 
So benissimo che questo governo non è il meglio che esiste, ma se cade dove andiamo a finire? Portandoci a votare ci mettete in un grosso guaio, almeno noi cattolici, perché la situazione politica è diventata davvero inrespirabile. Quali conseguenze può avere l'instabilità politica in questo momento?
A partire dalla saggezza che le viene dall'esperienza e dall'età, aiuti il paese a unirsi e non contribuisca a dividerlo. Lasci al paese un buon ricordo.
Il mondo ha già anche troppi problemi, per aggiungere la debolezza del nostro Paese.
Sia saggio, signor Presidente; la prego".

2 commenti:

  1. Fare un passo indietro nell'interesse di molti, sarebbe certmente un vero segno di grandezza da parte di chi lo fa. Il piacere di esercitare il potere è una grandissima tentazione per chiunque, per questo un gesto di saggezza e, soprattutto di umiltà, avrebbe un'importanza tale da essere veramente un motore trainante verso la vera serena convivenza tra le persone di questo amato e bistrattato Paese. Anna

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  2. La forza del Potere e il potere dei gesti, come ha detto nell'omelia Domenica F. Lorenzo.
    Speriamo che compia un gesto per il bene dell' Italia e degli Italiani. Giampaolo

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