XXVII DOMENICA .T.O.
“Un
uomo possedeva un terreno e vi piantò una vigna … la diede in affitto … ma i
contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro
lo lapidarono…. Da ultimo mandò loro il proprio figlio … lo presero e … lo
uccisero” (Mt 21,33); con poche
parole Gesù ci dà una chiave di lettura della storia del mondo, compresa
l’attuale. Quanto abbiamo bisogno di decifrare gli eventi, di capire il perché
delle cose, per non lasciarcene sopraffare.
Sappiamo bene, che il racconto della
Genesi, sulla creazione del mondo e dell’essere umano, è simbolico. Allo
scrittore biblico non interessa tanto spiegare come le cose sono venute
all’esistenza, sostenere delle teorie sull’origine del mondo, ma fare una sola
solenne affermazione: l’universo intero viene da Dio. Prima dell’intervento divino c’era il caos[1], poi il cosmo[2].
Ecco allora il primo problema, l’umanità
ha una visione distorta della realtà; dimentica di non essere proprietaria del mondo, ma l’affittuaria e,
quindi, tende a comportarsi come se tutto fosse suo, facendone quello che vuole,
dandosi le regole.
L’altro giorno pensavo tra me e me, che alcune
delle più terribili mostruosità degli ultimi secoli sono venute da cristiani.
Battezzati erano, Lenin, Stalin, Hitler; cristiano è il mondo che ha generato
il Capitalismo, che ha trasformato l’essere umano, vertice della creazione
divina, da fine a mezzo; cristiano è il mondo che si straccia le vesti per la
vivisezione animale e nel contempo
spinge verso il diritto all’aborto, cioè a uccidere i propri figli – il 28
settembre è stata la giornata internazionale per il diritto all’aborto -; che
considera soggetti da eliminare tutti coloro che sono portatori di handycapp e,
che fa di tutto per diffondere l’eutanasia, invece di aiutare a vivere chi
soffre.
Come è possibile tutto ciò? Come può un
cristiano arrivare a tanto?
Come dicevo all’inizio, Gesù ci dà la
chiave di lettura: basta impedire a Dio
di essere il Signore della Sua vigna; basta interrompere ogni contatto
autentico con Lui, fino a ucciderLo nel Figlio, per appropriarsi dell’eredità e
tutto diventa possibile. Detto in parole
povere, quando si elimina Dio dalla vita degli uomini, per appropriarsi di ciò
che è di Dio, ogni limite può essere superato. Dio è il grande difensore
dell’umanità, per questo va tolto di mezzo.
Ogni operazione antiumana, per prima cosa
deve uccidere Dio; lo abbiamo visto chiaramente nelle tre grandi ideologie del
XX secolo (Marxismo-Leninismo; Nazi-Fascismo; Capitalismo). La situazione che
stiamo vivendo, così drammatica, ha la stessa origine. La crisi economica, è il
frutto dell’allontanamento di Dio, perché dall’economia Dio è stato scacciato.
Dio viene ucciso con la violenza che miete
vittime o con la menzogna, che vuol far credere all’uomo, che Dio è un suo
nemico. Questa per esempio è la strada percorsa soprattutto in Occidente, dove
siamo troppo evoluti per considerare possibile, almeno per il momento, una violenza troppo sfacciata.
La storia, quella vera, ci insegna che Dio
può essere ferito, ma non ucciso. Diceva molti secoli fa Tertulliano (Cartagine
155 – 230): “Il sangue dei martiri è
seme di nuovi cristiani”. La Chiesa è ancora qui a servire l’uomo e a
donargli Cristo, mentre i vari incubi della storia si sono dissolti.
Impariamo però dalla storia: riportiamo
Dio al centro. Restituiamogli la signoria sulle nostre vite, perché non
dimentichiamolo, quando Dio non è Signore della storia, è l’uomo che soffre.
Quando si uccide Dio, non è vero che diventiamo proprietari dell’eredità,
semplicemente rimaniamo soli ad affrontare l’esistenza e ci muoviamo
disorientati, percorrendo strade, che spesso ci allontanano dal nostro fine,
che è la vita piena.
[1] Il termine greco antico
"Chaos" viene reso come,
"voragine, fenditura, burrone", quindi simbolicamente "abisso" dove sono
"tenebrosità, oscurità".
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