Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

venerdì 25 novembre 2016

Testamento spirituale di fr. Patrick, novizio dei Frati Minori


(liberamente scritto da fr. Giambattista Delpozzo, suo accompagnatore spirituale e frutto dei nostri colloqui in ospedale)

Rendo grazie al Signore per quanto mi ha donato,

per l’immenso amore con il quale mi ha avvolto e sollevato.
Lo lodo per avermi posto nel cuore il desiderio stupendo della vocazione francescana,
di una vita donata per Lui nella fraternità.
Io, l’ho incontrato!
Lui come tenero Padre mi ha preso per mano e mi ha insegnato a compiere passi nuovi e gesti nuovi.
Lo benedico per le persone che ho incontrato e che mi hanno mostrato il Suo Volto;
per la loro pazienza.
Per la mia famiglia di origine, per le gioie e fatiche che abbiamo attraversato insieme.
Per avermi custodito e curato fin qui.
E ora, al termine della mia esistenza, Gli riconsegno quello che sono, le mie grandi povertà e peccati, e il mio Sì, certo della Sua misericordia e del Suo amore infinito.
Ti offro, o Dio, la mia sofferenza, il mio patire in questa malattia
che tuttavia non ha spento il mio amore per Te, anzi lo ha reso ancor più vero e concreto.
Te la offro per i giovani, perché si lascino raggiungere e attrarre dalla Tua bellezza e amore, perché si convertano a Te e non compiano i miei stessi errori;
Mi offro per i giovani che Tu chiamerai a essere totalmente tuoi e che inizieranno un cammino di discernimento vocazionale: non si lascino arrestare da paure e inganni.
Mi offro per le famiglie: siano casa di grazia e santità.
Come Tu ti sei totalmente offerto a me, anch’io possa offrirmi totalmente a Te. Amen.

“Rapisca ti prego, Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore,
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché o muoia per amore dell’amore tuo,
come tu ti sei degnato di morire per amor dell’amor mio” (san Francesco)

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