Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 14 maggio 2017

La Chiesa non è un supermercato


V DOM. PASQUA



     Nella Chiesa non tutti devono fare tutto:
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?” (1Cor 12,27ss). Gli Apostoli dicono ai discepoli: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense” (At 6,2). Essi sentono che se si dedicano eccessivamente ad alcune realtà, viene meno il rapporto essenziale con la preghiera e la Parola di Dio.  Ognuno di noi deve scoprire il servizio che il Signore chiede e se ognuno fa questo percorso, la Chiesa cresce con più armonia e non succede che alcuni sono sfiancati, perché non sanno più dove prendere, mentre altri non si sono nemmeno mossi.

     Ci sono chiese che, se volessimo riconvertirle ad altro uso, potrebbero essere tranquillamente trasformate in supermercati. Questo, però, è un problema, tutto sommato secondario; infatti il vero “dramma” si ha quando i cristiani vivono la Chiesa con le stesse modalità con cui vivono il rapporto con il supermercato. Lo scelgono per la comodità nel raggiungerlo, il parcheggio,  i prezzi e le offerte,  la raccolta punti ecc …; quando vengono meno alcune delle condizioni ritenute indispensabili o, ne apre uno nuovo, niente impedisce loro di cambiare destinazione. Semplicemente manca il senso di appartenenza: il supermercato non è mio, me ne servo e basta.    

     Quando dimentichiamo che noi siamo la Chiesa e, andiamo solo a prendere servizi e solo fino a quando corrispondono ai nostri desideri, di fatto, applichiamo la stessa logica del supermercato. I Cristiani non sono consumatori di Chiesa, ma “pietre vive” che, insieme a Cristo che è la pietra angolare, costituiscono un edificio spirituale.

     Con Cristo siamo lo stesso Corpo che cammina nella storia; quindi, attenzione! Nella Chiesa, Cristo non è un accessorio: senza di Lui siamo come il tralcio che non produce frutto: “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori”. Tu e io non siamo osservatori della Chiesa, ma parte integrante; per questo non possiamo fermarci, come davanti alle vetrine, contemplando i prodotti o criticando ciò che avviene dentro: questo non è essere Chiesa. La Chiesa la costruisci tu, se profondamente unito a Cristo, porti la tua originalità a servizio di tutti: Niente è più freddo del cristiano che non si cura della salvezza degli altri. … Chiunque può essere utile al prossimo, se vuole compiere la sua parte. Non vedete le piante ornamentali, come sono rigogliose, come sono belle, sviluppate, snelle e alte? Ma se avessimo un orto vorremmo avere melograni e olivi fecondi piuttosto che quelle; quelle infatti sono per il godimento, non per l’utilità; e se vi è qualche utilità, è molto poca. Così sono coloro che vedono soltanto i propri interessi” (San Giovanni Crisostomo, Omelie sugli  Atti degli Apostoli).

     In questa realtà che Pietro chiama “edificio spirituale” si loda Dio, si vive la carità fraterna e a favore dei poveri, si proclamano “le opere ammirevoli di Lui”; si cammina nella luce e non nelle tenebre.

     Cristo si autodefinisce Via, Verità e Vita; questo significa che l’esistenza per noi Cristiani, è un cammino con una meta e che non potremo fermarci fino a quando non la avremo raggiunta; non possiamo mai dire: “oramai!”;  non siamo mai troppo vecchi, troppo peccatori, troppo stanchi per sentirci autorizzati a fermarci. Noi siamo coloro che percorrono la Via, per trovare la Verità e non stare nella menzogna e che, vogliono vivere in pienezza. Gesù Cristo ci offre questo e ci precede in nel percorso. Noi siamo quelli che stanno dietro che, si fidano del Pastore buono che ci indica i passi da seguire, anzi, per sicurezza, mettiamo i piedi  nelle Sue orme.

     Non lasciare Signore che stiamo a guardare, aiutaci a essere pietre vive e non rovine; mettici nel cuore il desiderio potente di essere con Te, elemento essenziale per la salvezza del mondo.

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