Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

sabato 19 febbraio 2011

Io non mi vergogno della Chiesa

Una persona mi scrive come commento al mio post "La Chiesa è tenebra?":

Concordo in pieno, ma sempre piu' spesso mi dico che Cristo agisce per il bene dell'uomo nonostante la Chiesa, quasi servendosene al contrario ... penso a padre Turoldo, ricordato nell'omelia pochi giorni fa, che ha infiammato i cuori dopo essere stato messo al bando dalla "santa sede" che e' cosa ben diversa da una "sede santa". Troppo spesso la mia Chiesa e' forte e intransigente con i deboli ( penso a Welby, alle bambine che abortiscono per non morire, ai genitori delle Eluane ecc..) e debolissima con i forti ( penso alle contestualizzazioni delle bestemmie, ai commenti all'acqua di rose sul nostro premier..). Sara' manicheo, ma non e' questa la Chiesa in cui mi riconosco e di cui anzi sempre piu' spesso quasi mi vergogno..La mia Chiesa e' Francesco, madre Teresa, padre Turoldo, e mille altri..grazie a Dio, la vera Chiesa.

Carissimo, 
     inizi il tuo commento affermando che sei in pieno accordo con quanto io sostengo, ma poi ogni parola che segue dichiara l'esatto contrario, arrivando a concludere che "quasi ti vergogni" della Chiesa, perché a te piace "quella vera"  di san Francesco, Madre Teresa, Turoldo ecc ...
     Se affermare che la Chiesa vera è quella che Francesco, Teresa e Turoldo hanno amata e servita - con modi diversi e a volte forse in maniera critica - sono pienamente in accordo con te, ma se questa affermazione sottintende l'idea di una Chiesa fatta di "santi", mi trovo in totale disaccordo, anche perché io non potrei mai esservi ammesso.
     La Chiesa non è mai stata né mai sarà un gruppo di "perfetti", a meno che non voglia diventare una setta. La storia è piena di tentativi di pochi presuntuosi, convinti di essere degli eletti per  la radicalità della loro vita, che hanno cercato in tutti i modi di eliminare gli impuri e peccatori. Quella non è la Chiesa di Cristo. 
     La Chiesa Gesù l'ha fondata su Pietro, un debole e traditore, eppure sapeva quel che stava facendo. Dobbiamo accettare l'idea che la Chiesa, in quanto realtà, anche umana, porta in sé tutte le contraddizioni dell'umanità. Se in me convivono la luce e la tenebra, come posso stupirmi che convivano anche negli altri?
     Non posso poi dimenticare che la Chiesa di Francesco e di Teresa è la stessa nostra; se l'hanno amata loro - che avrebbero potuto legittimamente additarla dall'"alto" della loro coerenza evangelica -, come posso consentirmi io un tale diritto?
     Credo che dobbiamo imparare a guardare la Chiesa, sposa del Cristo, con i Suoi occhi, allora sapremo godere della sua bellezza e a provare compassione per il suo peccato.
     Concludo dicendo che io non mi vergogno della Chiesa, ma mi vergogno di non consentirle, a causa della mia incoerenza, di lasciare trasparire meglio il volto straordinario di Cristo. 
     Ho scoperto, anche se un po' tardi, la bellezza di essere cattolico. Francesco ha amato visceralmente la Chiesa Cattolica Romana - i suoi scritti sono pieni di riferimenti di una chiarezza assoluta - e io non posso che cercare di prendere da Lui, almeno in questo.
     Come ho scritto nel titolo del blog, sono un frate francescano e quindi cattolico.
     La Chiesa è una madre; la Chiesa è mia madre.

P.S. Nel commento sono elencati alcuni fatti dei quali siamo venuti a conoscenza tramite la stampa. Siamo proprio sicuri che i mezzi di comunicazione affrontino i fatti riguardanti la Chiesa con onestà? 


1 commento:

  1. la chiesa è fatta di uomini con tutte le incompresioni i difetti e limiti umani. Del resto Dio ha scelto questo metodo di far passare il Divino attraverso l'umano. Se un uomo di chiesa non è coerente dentro la sua vita il messaggio cristiano non è meno vero...anzi rimani comunque vero. I santi ci danno una grande testimonianza di una perfetta religiosità. Di una fede giocata dentro il reale e demtro il reale si è svelata la loro umananità. Una fede intelligente originata da un modo intelligente di stare nella realta. Fede e Ragione. Non importa essere perfetti, ma essere "uomini veri" dentro la realtà. Una disponibilità di cuore sempre viva e il proprio desiderio di bene mai offuscato. La tua libertà aderisce immediamente a ciò che compie la vita di tutti gli uomini. Libertà come adesione all'essere cioè a cristo.

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