Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 7 dicembre 2014

Quanto sei bella Maria



IMMACOLATA CONCEZIONE

      Dio ha creato l’essere umano buono, anzi molto buono, perché gli ha messo dentro qualcosa di Suo, eppure proprio questa splendida creatura, questo capolavoro, non ha saputo
sempre essere all’altezza della sua grandezza. La Genesi attraverso immagini molto belle ci descrive cosa l’uomo è stato capace e continua a essere capace di fare: dopo essere stato ritrovato, Adamo scarica subito la colpa sulla donna, ossa delle sue ossa e carne della sua carne; Caino per gelosia uccide suo fratello; “il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre” (Gen 6,5).
     Al male antico consegue il diluvio; sembra che il Signore abbia voluto distruggere la sua creazione, invece, è iniziata una straordinaria storia di salvezza; con Abramo inizia la svolta che, giungerà fino a Giuseppe sposo si Maria, dalle quale nacque Gesù. Dio non vuole la morte, ma la vita. Dio interviene quando l’uomo rovina.
     Maria è il punto di arrivo nella storia, con Lei la salvezza raggiunge definitivamente gli uomini. Grazie a Maria, Dio ha potuto schiacciare la testa del serpente. Non è Maria che col suo calcagno lo vince, ma la sua discendenza, Gesù. Maria non è la salvatrice, ma colei che ha reso possibile la salvezza.
     Maria è la creatura riuscita, colei che, per grazia di Dio, non ha mai dovuto nascondersi, perché non ha mai avuto niente da nascondere. Lei è la donna Immacolata che, mai ha peccato.
     Se Gesù ha vinto il male, perché questo continua a operare? Perché i fratelli continuano a uccidere i fratelli, ad approfittare di essi; perché l’uomo sfrutta e consuma il creato? Perché a causa degli uomini, tanti altri uomini devono piangere? Non sembra esserci niente di nuovo sotto il sole. Lo sappiamo bene che, non tutto è male, tutt’altro, però non possiamo nasconderci che ancora oggi vale il detto latino “homo homini lupus” – l’uomo è un lupo per l’altro uomo.
      La salvezza ha bisogno di essere accolta. Siamo stati liberati “come l’uccello dal laccio del cacciatore”, ma dobbiamo scegliere di vivere da liberi.
     Maria non è solo colei che intercede per noi e che, come Madre, veglia sui nostri passi, ma è anche il modello di chi vuol essere libero e vuole vincere il male. Quando il Signore le ha mostrato la sua vocazione, è rimasta turbata, eppure non ha esitato a dire: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38).
     Dio ha bisogno di persone disponibili come la Vergine Madre; certo noi non abbiamo il privilegio di essere immacolati come lei; noi siamo stati feriti dal peccato che, nonostante il Battesimo, ha lasciato  in noi una fragilità che, ci fa cadere tanto spesso, eppure, possiamo stare dalla parte di Dio. Scriveva M. Delbrel: “Ogni mattina … Dio ci dà una giornata da Lui stesso preparata per noi. Non vi è nulla di troppo e nulla di “non abbastanza”, nulla di indifferente e nulla di inutile. E’ un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto. … Noi siamo caricati d’energia senza proporzioni con … la fede che solleva le montagne, la speranza che nega l’impossibile, la carità che fa bruciarla terra. Ogni minuto della giornata … permette al cristo di vivere in noi in mezzo agli uomini”.
     Signore, siamo fragili, spesso stanchi e delusi, ma vogliamo imparare dalla Vergine e dirti: “Eccomi, si compia in me ciò che hai detto”; desideriamo di tutto cuore che, si realizzi il tuo progetto di bellezza nella storia, perché siamo stanchi di vedere soffrire. Aiutaci a essere segno della tua presenza tra gli uomini e le donne che vivono sulle nostre strade.  Non lasciare che ce ne stiamo nascosti, ripiegati a causa delle nostre paure.

    

















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