Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

martedì 26 maggio 2015

Da una volontaria e i suoi giovani

Un'insegnante ha visuto un'esperienza alla nostra Mensa, con alcuni ragazzi. Ci ha lasciato alcune bellisime parole.

L'amore ha la consistenza di una mattina diversa, di una giornata calda e importante che, inaspettatamente, ti apre gli occhi, le mani e il cuore.
L'Amore ha il suono di una voce
che si distingue, si impone, impartisce ordini, organizza e dispone senza "ma" e senza "se", stabilisce tassativamente i ruoli e fa realizzare miracoli in una cucina che è più piccola di quella di casa mia. 
L'Amore ha il sapore del cibo donato, sapientemente selezionato, spacchettato, impacchettato, ... sminuzzato e impastato.
L'Amore ha la forza delle braccia e delle mani di chi pulisce, lava, asciuga, mescola, apparecchia, riordina. 
L'Amore ha il colore vivace e acceso dell amacedonia più gustosa che io abbia mai mangiato. 
L'Amore ha la forma di stoviglie enormi che non avevao mai usato e asiugato.
L'Amore è l'eco delle loro voci, che scherzano, parlottano, chiedono, scusano, chiacchierano mentre incessantemente si continua a preparare, perché - tra poco - la porta si aprirà.
Lì fuori c'è la mia umanità, quella di cui faccio parte, anche se la mia pelle è chiara e i miei abiti sono puliti e profumati.
L'Amore ha la dolcezza delle sue guanciotte di neonato, la dignità della sua camicia, la profondità del suo sguardo che fa abbassare il mio, in un silenzio che urlerebbe dolorosamente che "non è giusto".
L'Amore agisce, l'Amore fa. 
Non parla con le parole. Lo fa con i fatti. 
L'Amore l'ho incontrato, l'ho conosciuto. L'ho toccato.
Oggi

Nessun commento:

Posta un commento