XIV DOM. T.O.
“E lì non poteva compiere nessun
prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì” (Mc 6,5). Marco
non ci dice
che, “Gesù non voleva …”, ma “non
poteva compiere nessun prodigio”. Come mai?
Perché la gente che sta guardando e ascoltando Gesù, è troppo
condizionata da ciò che sa di Lui. La sua origine familiare, la sua condizione
sociale non Lo rendono credibile. Scrive sant’Agostino: “Dio, che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te”
(Sermo CLXIX, 13). Ciascuno di noi — tu, io — conserva la possibilità — la
triste sventura — di ribellarsi a Dio, di respingerlo — forse implicitamente,
con il comportamento — o di esclamare: Non vogliamo che costui venga a
regnare su di noi” (Lc 19, 14). L’indisponibilità, l’incredulità della
gente, impedisce a Gesù di agire, gli lega le mani.
Non siamo forse così anche noi? Non siamo cristiani da troppo tempo; non
sappiamo tutto di Gesù – o almeno pensiamo di saperlo -, per lasciarci ancora stupire e provocare da Lui?
Scrive Gilbert Keith
Chesterton
– autore di Padre Brown -: “Chi non
crede in Dio, non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a
tutto” e noi potremmo parafrasarlo dicendo: “Chi non ascolta Dio, ascolta tutti”. San
Paolo, in tempi non sospetti diceva: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più
la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di
maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per
perdersi dietro alle favole” (2Tm 4,3-4).
Oggi Gesù ci mette davanti proprio questo
rischio: non ascoltare Lui e i profeti che lo Spirito Santo ispira e, al
contrario, ascoltare i falsi profeti.
Si chiedeva nel 1992 il cardinal Giacomo
Biffi: “Da chi, nella confusione, ci
lasceremo guidare?” (Guai a me …,
Liber pastoralis bononiensis 311). Innanzitutto
ci chiediamo: “E’ davvero importante saper discernere?”.
Dice Dio: “Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella ….
Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia” (Ez 3,17). Il
profeta è un po’ come una sentinella – da sentina,
nella costruzione navale, la parte interna e più bassa del fondo di ogni
galleggiante, dove si raccolgono le acque, penetrate dall’esterno o prodotte
dalla condensazione dell’umidità dell’aria, del vapore, e ogni altro liquido -; se la sentinella non si accorge che la
sentina è piena d’acqua, la barca rischia di affondare; se la sentinella non si
accorge che sta giungendo il nemico e non dà l’allarme, esso ha buone
possibilità di attaccare e riuscire nel suo intento. Non riconoscere i profeti
o non ascoltarli, porta con sé il rischio fortissimo di lasciare mano libera al
nemico dell’uomo.
Oggi la parola di Dio ci dà i criteri per cercare di
discernere le varie voci, visto che, esse “sono
tante e non di rado discordi” (Giacomo Biffi).
Chi è profeta? Riascoltiamo un istante le
parole di Ezechiele: “uno spirito
entrò in me … io ascoltai colui che mi parlava. Mi disse: «Figlio dell’uomo, io
ti mando …”
(Ez 2,2s). Il profeta non è chi si autodefinisce tale, ma chi ascolta ed è inviato,
mandato da Dio. Al contrario, dei falsi profeti, dice Dio: “profetizzano secondo i propri desideri … Voi
non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa
della casa d’Israele, perché potessero resistere al combattimento nel giorno
del Signore. Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono:
“Oracolo del Signore”, mentre il Signore non li ha inviati” (Ez 13,2;5s). I
falsi profeti sono portatori di sé e delle proprie idee. Il ‘900 è per
antonomasia il secolo delle grandi illusioni e dei falsi profeti (Marx con la
sua falsa visione della storia; Hitler con la sua visione del Reich
millenario). Oggi come siamo messi? I falsi profeti sono soprattutto coloro che
sono portatori di una visione distorta dell’uomo; coloro che, proprio perché
non lo conoscono, continuano a volerlo trasformare.
E’ falso profeta:
-
chi fa
dell’uomo un mezzo e non un fine in sé – se per il Comunismo l’essere umano
era parte di un ingranaggio, eliminabile se ostacolava il sorgere del paradiso
terrestre nella società socialista, per il Capitalismo, l’essere umano è a
servizio dell’economia;
-
chi
illude l’uomo di essere padrone di se stesso; libero di fare tutto ciò che è
possibile. Chi ha convinto le donne di essere padrone della maternità; chi
misconosce la differenza, che è complementarietà, tra un uomo e una donna; chi
considera opera non riuscita, quindi eliminabile, il portatore di handycapp o l’anziano;
chi fa credere che paternità e maternità sono questioni puramente affettive e
non anche biologiche; chi illude che ciò che conta è la ragione; chi propone
una società che, per esssere libera e compiuta, deve emarginare Dio, se non
eliminarlo.
Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della Tua luce …
Nessun commento:
Posta un commento