Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

sabato 26 dicembre 2015

La luce e le tenebre



S. NATALE

     Nel nostro quartiere ci sono alcune vie che, soprattutto di sera, sono evitate dai più, perché considerate pericolose. Di giorno, invece, pur essendovi gli stessi movimenti, gli stessi capannelli di uomini con le bottiglie di birra in mano, il problema sembra non sussistere.

     Al di là che ci sia un rischio reale o meno, con il buio il pericolo è percepito con più forza; ci si sente più vulnerabili. Perché?
     Perché col buio le persone sono già chiuse in casa ed è più difficile essere soccorsi; un pericolo può facilmente nascondersi dietro ogni angolo; è meno facile individuare una via di fuga, ecc … Di giorno, ci si sente più coraggiosi, perché tutto è più sotto controllo, grazie alla luce.
     La differenza è tutta lì: la presenza della luce
     Siccome il Vangelo è la buona notizia per eccellenza, l’evangelista Giovanni, fin dall’inizio del suo Vangelo usa questa bella immagine: “La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta”.
     Quando la luce splende, le tenebre devono ritirarsi, il male non può nascondersi, il male diventa vulnerabile.
     La nascita di Gesù, Dio che si è fatto carne, è il giorno della vittoria definitiva della Luce sulle tenebre. E’ per questo che il diavolo, fin dall’inizio,  ha cercato di spegnere la Luce, servendosi di Erode; tentando di uccidere il Bambino Gesù. La tenebra odia la Luce, ma la tenebra ha perso.
     Noi ci illudiamo che per vincere il male, serve altro male, ma in realtà il modo più efficace e duraturo, è il bene. Laddove trovi tenebra, porta luce ed essa si ritirerà.
     Qualcuno, a causa dei gravi scandali che hanno coinvolto alcuni sacerdoti e Vescovi, ha abbandonato la Chiesa; questo non è altro che la via più facile che, tra l’altro, fa il gioco della tenebra, invece bisogna rimanere e rispondere alla tenebra con la santità personale. L’aureola che troviamo nelle raffigurazioni dei Santi, non è altro che la bellezza luminosa che promana dalla loro vita. Sei vuoi che il bene prevalga, rifletti la luce che ricevi da Cristo. Sono i santi che rinnovano la Chiesa e il mondo, non coloro che diffondono la tenebra.
     Il giorno del Battesimo si accende una candela al cero pasquale (simbolo di Cristo luce del mondo) ed è la chiamata a moltiplicare la luce, a diffonderla.
     Dov’è la tenebra?
-          Dove c’è chi usa gli altri esseri umani per il proprio interesse. Ricordiamolo, l’essere umano è sempre un fine, mai un mezzo. Nessuno ha diritto di usare qualcun altro. Pensiamo a come sarebbe diverso il nostro mondo se gli economisti, i politici, i giornalisti, i professori, i medici, gli industriali e diciamolo pure, anche i sacerdoti, usassero le loro capacità per migliorare la vita delle persone. Il mondo ha bisogno di più economisti, politici, giornalisti, professori, medici, industriali e sacerdoti avessero come unico fine il bene dell’uomo. Cristo è Colui che è venuto per servire e non per essere servito.
-          Dove regna l’indifferenza e la mancanza di compassione, figlie di una chiusura nell’individualismo,  preoccupazione solo di sé e delle proprie cose e non del bene comune. Abbiamo bisogno di uomini e donne che sappiamo guardare oltre sé; che sanno farsi carico, non solo in maniera emotiva, della sofferenza e fatica altrui. Gesù è Colui che, come il Buon Samaritano, si ferma, tocca e cura colui che trova ferito lungo la strada.
-          Dove prevale il tradimento (del coniuge, dell’amico, del familiare, del socio, del dipendente, del cliente). Gesù è il Dio fedele che, per mantenere la parola data, non ha rifiutato la sofferenza, l’umiliazione  e la morte.
-          Dove c’è chi uccide, invece di dare la vita. Cristo è il Dio della vita che, anche di fronte alla violenza ingiusta nei propri confronti, ha scelto la via del bene.
-          Dove c’è chi non trova la strada da seguire. Cristo è la via, la verità e la vita.

Ecco un buon Natale; un momento in cui la Luce riesce a raggiungere ognuno di noi e a moltiplicarsi attraverso di noi. La Luce ha bisogno di essere accesa oggi e di non essere spenta domani.

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