Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

sabato 23 luglio 2016

Signore, insegnaci a pregare



XVII DOM. T.O.

     Non c’è dubbio che fa un po’ specie ascoltare questo dialogo/ preghiera tra Abramo e il Signore. Sentire che Dio vuole sterminare l’intera cittadinanza di Sodoma e Gomorra ci inquieta; ma anche leggere  che la mano del Signore sarebbe disposta a fermarsi solo grazie all’intervento convincente di un uomo, ci lascia interdetti. Meno male!
Vuol dire che, tutto sommato, il Vangelo ha lasciato un segno in noi. Significa che sentiamo una stonatura, perché sappiamo che Dio “non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”. Del resto Gesù ce lo ha dichiarato esplicitamente con la parabola del grano e della zizzania, quando ha detto a coloro che volevano estirpare l’erba inutile: “No, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano” (Mt 13,29). Che dire poi delle parole all’adultera pronta per la lapidazione, a Zaccheo esattore delle tasse, al ladrone crocifisso al Suo fianco ecc …
     Perché allora questo dialogo?
     Intanto non dimentichiamo che siamo nell’Antico Testamento che prepara la venuta di Cristo, ma contiene “cose imperfette” (Dei Verbum 15) - infatti  solo grazie a Gesù, Dio incarnato, noi possiamo conoscere il vero volto di Dio -; possiamo anche pensare che Dio stesso attende da Abramo questa preghiera; Egli desidera che il cuore dell’uomo diventi a immagine e somiglianza del Suo: non Dio vuole distruggere i peccatori, ma gli uomini sono portati a questo e sono convinti che Dio ragioni nello stesso modo. Invece il Signore rivela che il bene possibile, anche se apparentemente insignificante, è preziosissimo per Lui.
     Grazie Signore, perché non lasci cadere nessun segno di bene che esiste anche nelle nostre vite; perché salvi il bello e il buono che riusciamo a generare anche noi pur in mezzo a peccati e indifferenza; perché con noi non fai “di tutta l’erba un fascio”.

     Un discepolo pone a Gesù la domanda che ogni pastore vorrebbe sentirsi fare: “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11,1). Il sacerdote prima di essere un esperto in problemi umani di vario genere a cui chiedere consiglio, è innanzitutto un uomo che appartiene a Dio, Sommo Bene e che desidera essere strumento di incontro tra i fratelli con cui condivide il cammino e Dio stesso. Il sacerdote sa di non avere nulla di più prezioso che Dio stesso.
     La domanda del discepolo è preziosa, perché manifesta il desiderio di Dio. La preghiera, infatti ,  non è altro che questo, aprire uno spazio a Dio, affinché possa venire ad abitare in noi e operare le Sue meraviglie. Tutti i discepoli pregavano certamente già, ma evidentemente si erano accorti che Gesù viveva una cosa diversa (per esempio pregava ovunque, non aveva bisogno né del Tempio né della sinagoga; si isolava; si rivolge a Dio chiamandolo Padre).
    Signore, donaci pastori, che ci provochino con la loro preghiera, che ci mettano nel cuore un desiderio profondo di Te; che ci ricordino che “Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene” (San Francesco d’Assisi, Lodi di Dio Altissimo).
    Gesù ci insegna ad avere fiducia in Dio Padre; a non preoccuparci di dovere usare chissà quale tecnica per essere ascoltati da Lui: Dio è Padre e il Suo orecchio è costantemente aperto; il suo sguardo è costantemente rivolto verso ciascuno di noi. Io e voi siamo figli amati con un nome: “Signore Tu mi scruti e mi conosci … Tu sai quando seggo e quando mi alzo”.  Gesù ci insegna a mettere Dio Padre al centro della preghiera e non noi stessi: “il tuo nome, il tuo regno, dacci tu il pane; perdonaci tu; non abbandonarci”. Allora Gesù, anche noi Ti diciamo: “Non solo insegnaci a pregare, ma aiutaci a pregare”; da soli facciamo una gran fatica, ci perdiamo in parole ripetute, che sembrano non avere senso o in monologhi che, invece di legarci a Te, ci fanno perdere in chiacchiere. Manda lo Spirito a soccorrerci, affinché davvero il tempo che dedichiamo alla preghiera, sia incontro con Te.
    
    
    

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