Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 19 luglio 2020

Non solo zizzania

XVI DOM. T.O.

Le parabole, mentre raccontano con immagini tratte dall’esperienza quotidiana, il modo di agire di Dio, si rivolgono anche a noi e interpellano le forme e le modalità con cui siamo nel mondo; cercano di orientare la nostra conversione. Le nostre chiese devono diventare “luogo pericoloso dove si fa memoria eversiva della Parola di Dio” (Tonino Bello, Servi inutili a tempo pieno, 12). Ebbene si, la Parola di Dio ha il potere di cambiare la storia, se non la neutralizziamo.

La zizzania è apparenza: da lontano è simile al frumento, ma la spiga è senza grani commestibili; sembra buona, ma buona non è. Essa inganna l’occhio dell’inesperto, come certi funghi, belli da vedere, ma pericolosi da mangiare.
Questa è l’attività preferita del diavolo: spacciare per buono e bello, ciò che non è né buono né bello, per danneggiare l’uomo. Quando ci propone qualcosa, nasconde sempre un veleno. Egli è come quegli esperti pubblicitari che ci spingono a comprare prodotti inutili o di scarsa qualità, reclamizzandoli efficacemente. La tentazione, in fondo, non è che un spot pubblicitario: sta a noi rispondere in un modo o in un altro.
Questa semina però può avvenire solo se dormiamo; se non siamo vigilanti; se abbiamo un rapporto acritico con i mass media; non approfondiamo le questioni importanti; non ci informiamo e formiamo; se ci lasciamo distrarre da fattori inutili; se ci lasciamo ammaliare da falsi profeti, ecc …. Scrive Pier Paolo Pasolini: “La televisione ... Ha cominciato un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè ... i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un "uomo che consuma", ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. … Il cattolicesimo ... era formalmente l'unico fenomeno culturale che "omologava" gli italiani. Ora esso è diventato concorrente di quel nuovo fenomeno culturale "omologatore" che è l'edonismo1 di massa: e, come concorrente, il nuovo potere già da qualche anno ha cominciato a liquidarlo” (Pierpaolo Pasolini, "Corriere della Sera", 9 dicembre 1973).
La buona notizia è che, se da una parte il maligno fa di tutto per rovinarci, dall’altra c’è l’infinita pazienza di Dio contro l’istinto che porterebbe immediatamente a “far pulizia”. Questa non è passività o disinteresse o lassismo, ma attesa fiduciosa dei tempi dell’uomo e, non in generale, ma con un nome specifico. E’ la pazienza verso i ritardi miei e tuoi. È segno della fede che Dio ha nell’uomo: “Il Signore è paziente con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di convertirsi” (2Pt 3,15). Egli sa che, nel nostro cuore, oltre a sentimenti buoni, possono convivere elementi oscuri - “Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto” (Eb 4,13). Ebbene Egli “non spezzerà la canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta” (Is 42,3). Gesù è venuto per portare la presenza risanatrice di Dio, non per eliminare i peccatori e così purificare il mondo. Prima di Gesù prevaleva la logica dell’estirperai il male in mezzo a te”, con Lui invece è diventato chiaro che Dio “non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.
Gesù sa che basta una parola, un fatto, un incontro e la vita degli uomini può cambiare radicalmente.
Grazie Signore, perché mi ripeti oggi che ho speranza. E’ vero che c’è della zizzania in me, ma coesiste con il buon frumento e Tu vuoi che cresca questo. Aiutami a non perdere tempo dietro alle chiacchiere diaboliche; a non dormire mentre il mio campo viene invaso dalla zizzania.
1Concezione filosofica secondo cui il piacere è il bene sommo dell'uomo e il suo conseguimento il fine esclusivo della vita.

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