Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 18 ottobre 2020

La coscienza non è in vendita

XXIX DOM. T.O. 2


“Tiberio Cesare, augusto figlio del divino Augusto, pontefice massimo”, questo è scritto sulla moneta che Gesù prende in mano. Qui non siamo in presenza di un incontro per dialogare, per capire meglio, per prendere una decisione, bensì solamente una trappola per incastrare il Signore.

E’ come se Gli chiedessero sei con l’Imperatore o contro? E’ chiaro che, in questi termini, comunque risponda finisce nei guai, perché se sta con l’Imperatore il popolo s’arrabbia, se sta contro l’Imperatore è son guai. La Sua risposta però scombina le carte dei nemici: “Date a Cesare quel che è di Cesare e Dio quel che è di Dio”. Cosa Significa?

Ascoltiamo un istante alcune parole di una lettera che nel 1990 scrisse il re Baldovino del Belgio: “Signor Primo Ministro, in questi ultimi giorni ho potuto manifestare ... la mia grande preoccupazione circa il progetto di legge relativo all'interruzione di gravidanza. … Questo progetto di legge suscita in me un grave problema di coscienza. ... (perché) temo che ... porti a una sensibile diminuzione del rispetto della vita nei confronti dei più deboli. Comprenderete, dunque, perché io non voglio essere coinvolto da questa legge. Ritengo che firmando questo progetto di legge e dimostrando ... il mio accordo ..., assumerei inevitabilmente una certa corresponsabilità. E questo non posso farlo .... So che agendo così non scelgo una strada facile e che rischio di non essere capito da un buon numero di concittadini. Ma è la sola via che in coscienza posso percorrere. Chiedo a quelli che si stupissero della mia decisione: "Sarebbe normale che io fossi il solo cittadino belga costretto ad agire contro la propria coscienza in una questione essenziale? La libertà di coscienza vale per tutti, salvo che per il re?". Capisco peraltro molto bene che non sarebbe accettabile che, a causa della mia decisione, venisse bloccato il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche. Per questo invito il Governo e il Parlamento a trovare una soluzione giuridica che concili il diritto del Re a non essere obbligato ad agire contro coscienza con la necessità del buon funzionamento della democrazia parlamentare” .

Mi pare che le parole di questo uomo politico, spieghino in maniera molto chiara cosa intende Gesù. Noi cristiani siamo chiamati da Dio a essere amici del mondo, non giudici spietati. Gesù ci invia per guardare l’umanità con compassione e tenerezza, senza lasciarci bloccare dai pregiudizi. Noi siamo la luce e il sale del mondo, non l’acido muriatico. Il mondo ci è stato affidato, affinché ne siamo custodi e coltivatori fedeli. Noi però vogliamo stare nel mondo come cittadini che hanno nel cuore la legge del Vangelo, perché sappiamo che questa è la via, la verità e la vita. E’ evidente che, quando il mondo ci chiede di andare contro il Vangelo, non possiamo farlo, anzi, non vogliamo farlo.

Io non ho nessuna coscienza! La mia coscienza è Adolf Hitler” ha affermato Hermann Wilhelm Göring, stretto collaboratore di Hitler. Ebbene per noi un’affermazione del genere è inconcepibile, perché sappiamo bene che la nostra coscienza è lo spazio abitabile solo da Dio; a Dio dobbiamo restituire la nostra coscienza e non possiamo svenderla al miglior offerente.

Chiudo con le parole di san Tommaso Moro, Cancelliere di Enrico VIII: «Chiedo di pregare per me. Testimoniate che sono morto nella fede e per la fede della santa chiesa cattolica. Muoio fedele servo del re, ma prima servo di Dio».

Padre, Signore della nostra vita, aiutaci a essere profondamente fedeli al mondo nel quale viviamo; ad amare ogni realtà umana, con lo stesso Tuo cuore, ma nello stesso tempo, insegnaci a non svendere a nessuno e per nessuna ragione la nostra anima.





 

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