Un altro bel dono da Luisa
L'ultima volta eri bellissima.
Avevi i capelli biondi (come quando eri bambina), occhi azzurri, un sorriso timido, e i tuoi caratteristici fianchi larghi, quasi volessi dirmi "Ehi, sono fatta per essere una mamma!".
È strano, avrei giurato che fossi diversa... Mi ricordavo i piercing e il trucco scuro e pesante, la sigaretta costantemente accesa e uno sguardo triste e superficiale, aveva perso ogni brillantezza giovanile.
L'ultima volta il tuo sguardo era vivace e profondo.
Era diverso. Non lo sguardo in sé, ma qualcosa in te era cambiato.
Mi guardavi come se io fossi l'amico che avevi sempre avuto, e mi è sembrato che in quell'attimo io, per te, esistessi davvero.
Non l'avevi mai fatto prima.
Ho riordinato le idee alla ricerca di una qualsiasi spiegazione. Non ti eri fatta sentire per un lungo, lungo tempo.
Eri riapparsa sola, nel mio studio, in quel pomeriggio cocente.
Eccoti qui, serena, pulita, semplice.
Eri quella che desideravi essere e che cercavi, e che non ti dava sonno, quando ti urlava nella testa "Cercami! Io ci sono! Davvero!", e quando usciva lei ti nascondevi tu.
Mi hai guardato negli occhi e mi hai abbracciato
Ti ho rivista stamattina.
La foto non rende molto, il bianco e nero appiattisce il tuo sorriso vecchio secoli.
Hanno sbagliato foto, non è così che ti ricordo io. Portavi ancora quei teschietti al collo e quell'eye liner da gatta nera...
No, la foto è sbagliata, ma in un momento come questo cosa non lo sarebbe?
Hai lasciato tutto e ora sai la verità.
Io sono ancora qua, e la verità la sto scoprendo vivendo giorno dopo giorno. Ed è fantastica.
Il cancro ti ha distrutta velocemente e il tuo fisico non ce l'ha fatta.
Eppure dovevi sentirti così nella pace, durante quell'ultima volta, ultimo pomeriggio insieme a parlare di Dio
Mi hai parlato del male che ti affliggeva. Mi hai cercato nel momento in cui non hai retto tutto il dolore e sei scoppiata a piangere, ma in te ho visto il coraggio nel credere, una speranza sciocca ma in cui tutto acquista valore.
Un amore che tutto copre e che tutto consola. Un amore vero.
Ti ho rivista stamattina e ho buttato ogni preoccupazione alle spalle.
Se vivo ancora è perché tu vivi ancora.
Se vivo adesso è perché tu vivi adesso.
L'ultima volta eri bellissima, e chissà, ora lo sarai per sempre.
Avevi i capelli biondi (come quando eri bambina), occhi azzurri, un sorriso timido, e i tuoi caratteristici fianchi larghi, quasi volessi dirmi "Ehi, sono fatta per essere una mamma!".
È strano, avrei giurato che fossi diversa... Mi ricordavo i piercing e il trucco scuro e pesante, la sigaretta costantemente accesa e uno sguardo triste e superficiale, aveva perso ogni brillantezza giovanile.
L'ultima volta il tuo sguardo era vivace e profondo.
Era diverso. Non lo sguardo in sé, ma qualcosa in te era cambiato.
Mi guardavi come se io fossi l'amico che avevi sempre avuto, e mi è sembrato che in quell'attimo io, per te, esistessi davvero.
Non l'avevi mai fatto prima.
Ho riordinato le idee alla ricerca di una qualsiasi spiegazione. Non ti eri fatta sentire per un lungo, lungo tempo.
Eri riapparsa sola, nel mio studio, in quel pomeriggio cocente.
Eccoti qui, serena, pulita, semplice.
Eri quella che desideravi essere e che cercavi, e che non ti dava sonno, quando ti urlava nella testa "Cercami! Io ci sono! Davvero!", e quando usciva lei ti nascondevi tu.
Mi hai guardato negli occhi e mi hai abbracciato
Ti ho rivista stamattina.
La foto non rende molto, il bianco e nero appiattisce il tuo sorriso vecchio secoli.
Hanno sbagliato foto, non è così che ti ricordo io. Portavi ancora quei teschietti al collo e quell'eye liner da gatta nera...
No, la foto è sbagliata, ma in un momento come questo cosa non lo sarebbe?
Hai lasciato tutto e ora sai la verità.
Io sono ancora qua, e la verità la sto scoprendo vivendo giorno dopo giorno. Ed è fantastica.
Il cancro ti ha distrutta velocemente e il tuo fisico non ce l'ha fatta.
Eppure dovevi sentirti così nella pace, durante quell'ultima volta, ultimo pomeriggio insieme a parlare di Dio
Mi hai parlato del male che ti affliggeva. Mi hai cercato nel momento in cui non hai retto tutto il dolore e sei scoppiata a piangere, ma in te ho visto il coraggio nel credere, una speranza sciocca ma in cui tutto acquista valore.
Un amore che tutto copre e che tutto consola. Un amore vero.
Ti ho rivista stamattina e ho buttato ogni preoccupazione alle spalle.
Se vivo ancora è perché tu vivi ancora.
Se vivo adesso è perché tu vivi adesso.
L'ultima volta eri bellissima, e chissà, ora lo sarai per sempre.
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