“Cattedrale”: il termine indica da sempre e ovunque la chiesa principale di una diocesi, la sede del vescovo e della sua “cattedra” (dal latino cathedra, a sua volta derivante dal greco), la sedia a forma di trono che simboleggia e identifica l’autorità del magistero e la guida pastorale. Nello stesso tempo la cattedrale è anche sede del clero ad essa legato, radunato nel capitolo dei canonici. Esistono però altri termini per definire la chiesa episcopale. Se “cattedrale” è usato soprattutto in Francia, Inghilterra e Spagna, in Italia si parla solitamente di “duomo” e in Germania di “Dom”, termini che derivano da domus episcopalis (casa del vescovo) o domus canonicarum (casa dei canonici). Le espressioni in origine coprivano tutta la zona residenziale del vescovo e dei canonici, ma nel tardo Medioevo la parola domus passò, attraverso la forma germanica thuom, a identificare il solo edificio ecclesiastico. In alcune aree di lingua tedesca (come Basilea) esiste infine il termine “Münster”, volgarizzazione di monasterium, che esprime la dipendenza della chiesa cattedrale da tutto il capitolo e non solo dal vescovo. Ma nella lingua parlata “Dom” e“Münster” hanno finito per indicare anche solo una chiesa di grandi dimensioni, spesso per orgoglio campanilistico.
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