3.
PROVE E LOTTA (90-116)
90. Gli inganni della lussuria
Anche se ti sembra di essere in unione con Dio, guardati dal demonio della
fornicazione. Egli è, infatti, assai ingannatore e molto invidioso, e vuole
essere più rapido del movimento e della vigile sobrietà del tuo intelletto, sì
da trascinarlo lontano da Dio mentre esso se ne sta vicino a Lui con riverenza
e timore. 91. La frusta dei demoni Se coltivi la preghiera, preparati agli
assalti dei demoni e sopporta fortemente i loro colpi di frusta. Essi, infatti,
come belve feroci si scaglieranno contro di te e ridurranno male tutto il tuo
corpo. 92. Fantasmi e spade, baleni e spettri Prendi le misure opportune - come
un esperto lottatore - per non agitarti, anche se vedi d'un tratto un fantasma;
per non turbarti, anche se vedi una spada brandita contro di te o un guizzo
luminoso che ti colpisce al volto; per non perderti assolutamente d'animo,
anche se vedi una figura laida e sanguinolenta. Ma sta' saldo e fa' la tua
bella professione di fede: potrai, così, più agevolmente sfidare i tuoi nemici.
93. Afflizioni e amarezze Chi sopporta le afflizioni otterrà anche le gioie; e
chi resiste in mezzo alle amarezze non sarà privo delle dolcezze. 94. La frusta
di Dio Bada che i demoni maligni non ti ingannino con qualche visione, ma sta'
attento e ricorri alla preghiera: invoca Dio perché - se tale percezione viene
da Lui - Egli stesso ti illumini, altrimenti scacci presto via da te il
seduttore. Abbi fiducia che i cani non ci saranno: quando ti dai ardentemente a
supplicare Dio, la sua potenza subito, invisibilmente e senza manifestarsi, li
frusterà e li caccerà lontano. 95. Un tranello dei demoni è giusto che tu non
ignori neppure questo tranello: al momento opportuno i demoni si dividono, e se
pensi di cercare aiuto contro gli uni, gli altri sopraggiungono sotto forme
angeliche estromettendo i primi; ciò perché tu venga da loro ingannato,
ritenendo che essi siano veramente angeli santi. 96. Umiltà e fortezza Abbi
cura di acquistare grande umiltà e grande fortezza. E gli insulti dei demoni
non investiranno la tua anima; "né‚ il flagello si avvicinerà alla tua
tenda, poiché Egli darà per te ai suoi angeli l'ordine di custodirti", ed
essi senza manifestarsi allontaneranno da te ogni azione ostile. 97. Rumori e
colpi, voci e ingiurie Chi coltiva la preghiera pura udirà magari rumori e
colpi, voci e ingiurie da parte dei demoni, ma non si abbatterà e non perderà
l'autocontrollo, dicendo a Dio: "Non temerò alcun male, poiché tu sei con
me", ed altre parole simili. 98. La giaculatoria Nel momento di tali
tentazioni, ricorri a una preghiera breve e intensa. 99. Altre minacce dei
demoni Se i demoni minacciano di apparirti improvvisamente nell'aria, di
atterrirti e di saccheggiare il tuo intelletto, non spaventarti di essi e non
preoccuparti assolutamente delle loro minacce. Ti intimoriscono per
sperimentare se ti prendi del tutto cura di essi, o se sei giunto a
disprezzarli completamente. 100. Timor di Dio e timore del demonio Se, mentre
preghi, sei davanti a Dio Onnipotente, Creatore e Provvidente, perché te ne
stai davanti a Lui così assurdamente da trascurare il suo sovrano timore e da
paventare zanzare e scarafaggi? O non hai udito Colui che dice: "Temerai il
Signore Dio tuo" e ancora: "Colui di fronte alla cui potenza tutto
freme e trema" 101. Tre alimenti Come il pane nutre il corpo e la virtù
nutre l'anima, così la preghiera spirituale nutre l'intelletto. 102.
L'esemplare pubblicano Non pregare come il fariseo, ma prega come il pubblicano
nel luogo sacro della preghiera, perché anche tu venga giustificato dal
Signore. 103. Il riprovevole fariseo Impegnati ardentemente per non pregare
contro qualcuno durante la tua preghiera. Altrimenti abbatti ciò che edifichi,
rendendo abominevole la tua preghiera. 104. Supplizi degli aguzzini Il debitore
di diecimila talenti ti insegni che, se non rimetti al tuo debitore, neppure tu
otterrai la remissione. Sta scritto infatti: "Lo diede in mano agli
aguzzini". 105. Piccoli disagi per grandi guadagni Lascia andare le
esigenze del corpo durante la tua preghiera, perché una punzecchiatura di
pulce, di pidocchio, di zanzara, o di mosca non ti faccia perdere l'immenso
guadagno della preghiera. 106. Abitudini vinceniti Ci è giunta notizia che ad
un santo che stava in preghiera il Maligno tanto si opponeva che, appena quegli
stendeva le mani, egli si trasformava in leone, sollevava eretto le zampe
anteriori, conficcava le unghie da entrambe le parti nei due fianchi del
combattente, e non desisteva se prima l'altro non avesse abbassato le mani. Ma
quegli non le calò mai finché non ebbe completato le consuete preghiere. 107.
Incrollabilità Sappiamo che tale fu anche Giovanni il Piccolo, ossia - per
meglio dire - il grandissimo monaco che visse solitario in una fossa. Egli vi
rimase, irremovibile, grazie alla sua intima unione con Dio, nonostante il
demonio sotto forma di dragone fosse avvolto intorno a lui, gli mordesse le
carni e gli eruttasse sul viso. 108. Imperturbabilità Tu hai sicuramente letto
anche le vite dei monaci di Tabennesi, dove si narra che mentre l'abate Teodoro
faceva un discorso ai fratelli, giunsero due vipere sotto i suoi piedi; ma
egli, senza turbarsi, divaricando le gambe a mo' di volta, le accolse
internamente, finché non ebbe portato a termine il discorso. Allora le mostrò
ai fratelli, raccontando il fatto. 109. Forza dell'amore Abbiamo letto ancora,
a proposito di un altro fratello spirituale, che mentre egli pregava, una
vipera venne ad attaccarglisi al piede. Ma non abbassò le mani prima di aver
terminato la consueta preghiera, né sub alcun danno egli, che amò Dio più di
se stesso. 110. Costante saldezza Quando preghi, non distrarti con lo sguardo:
rinnega la carne e l'anima, e vivi secondo l'intelletto. 111. Fervente ardore
Un altro santo che conduceva nel deserto la vita solitaria pregando
intensamente, fu assalito dai demoni. Per due settimane essi se lo
palleggiarono, lanciandolo in aria e raccogliendolo su una stuoia, ma non
riuscirono in alcun modo a far discendere il suo intelletto dall'ardente
preghiera. 112. Zelo per il meglio Ad un altro ancora, che amava Dio e si
prendeva cura della preghiera, si presentarono - mentre camminava nel deserto -
due angeli, che lo misero in mezzo a loro e procedettero insieme a lui. Ma egli
non prestò assolutamente attenzione ad essi, per non perdere il meglio. Si
ricordò, infatti, del detto dell'Apostolo che afferma: "NÉ angeli, né
principati, né potestà potranno separarci dalla carità di Cristo". 113.
Alla volta della condizione angelica Il monaco diventa uguale agli angeli
attraverso la vera preghiera. 114. Visione speculare di Dio Se aspiri a vedere
il volto del Padre che è nei cieli, non cercare assolutamente di percepire una
forma o una figura nel tempo della preghiera. 115. Diffidenza verso le
apparizioni Non desiderare di vedere sensibilmente angeli, o potestà, o Cristo,
perché tu non perda completamente il senno, accogliendo il lupo al posto del
pastore e adorando i demoni nemici. 116. Illusioni della vanagloria Origine delle
illusioni dell'intelletto è la vanagloria, che lo spinge a tentare di
circoscrivere il Divino in figura e forme.
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