Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

venerdì 2 agosto 2013

SANTA MARIA DEGLI ANGELI



     “In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea” (Lc 1,26). Dio ha chiamato una giovane donna; le ha chiesto di fidarsi, di essere disponibile a prendere parte al Suo progetto. Maria in modo unico e irripetibile, ha contribuito al disegno del Signore a favore dell’umanità intera. Di lei scrive Dante:


Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura” .
(Divina Commedia, canto XXIII)

     Solo di Maria si può dire che è Madre di Dio, eppure il Signore continua in tutti i secoli, quindi anche oggi, a mandare il Suo angelo (messaggero) nelle nostre case e a chiedere la nostra collaborazione affinché diventiamo anche noi madri:  Non vuole supereroi, ma persone che, come la Vergine, siano docili, che ascoltino e si lascino condurre. Maria stessa dice, meravigliandosi, che “Dio ha guardato l’umiltà della sua serva”. Dio non si è fermato davanti al limite di quella splendida creatura. Anche oggi Dio vuole avere bisogno del mio e del vostro SI. Maria è la donna del SI e oggi, nella sua festa, ci invita a dire SI a Dio Padre. Ella ci insegna a dire con gioia: “Si compia in me, secondo la tua parola”.
     Maria è la Madre di Gesù, che significa: Dio Salva. Attraverso di Lei, Dio ci mostra, che la fede ha bisogno di segnare la nostra carne, così come un figlio, coinvolge profondamente la carne di una donna.  Maria ha fatto spazio a Dio dentro di sé, s’è lasciata scomodare. La fede cristiana non ha a che fare solo con la testa, col ragionamento; Dio vuole vivere dentro di noi e da dentro trasformare la nostra esistenza. Solo così può cambiare e continuare a salvare il mondo.
     La storia ci ha presentato tanti rivoluzionari fuori e dentro la Chiesa. Costoro, normalmente, hanno cercato di cambiare la realtà intorno a sé, spesso con la violenza fisica e verbale. Il rivoluzionario distrugge per cambiare la realtà.
     Dio non vuole rivoluzionari, ma uomini e donne che si lascino toccare e trasformare da Lui. Questi poi cominciano a pensare e agire in modo nuovo, evangelico; così trasformano la realtà. Il contrario dei rivoluzionari sono i santi.
     Come si formano i santi? Con la preghiera, l’Eucaristia, la Parola di Dio, ascoltata e meditata, la vita nella Chiesa in comunione col Papa, la lotta senza quartiere contro il male.
     Questa giornata chiesta da san Francesco e concessa da papa Onorio III tanti secoli fa, vuole generare dei santi.
Questo è il giorno per chi:
-          Vuole camminare nella fede con profondità di ricerca e di preghiera: proclama il “Credo”, perché crede fermamente;
-          Vuole essere in comunione col successore di Pietro, ascolta la sua parola, la medita e cerca di metterla in pratica e oggi prega per le sue intenzioni, affinché il suo ministero diventi sempre più fecondo ed efficace;
-          Vuole lasciarsi trasformare dall’Eucaristia. Cristo dal di dentro trasforma il credente, facendo morire l’uomo vecchio e facendo crescere uno nuovo, conforme al Signore;
-          Vuole combatte seriamente, tutto l’anno, e non solo nelle feste comandate, contro il proprio peccato, non scendendo mai a patti col maligno – confessione frequente ed efficace -.

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