Si deve anche avere la forza di soffrire da soli e di
non pesare sugli altro con le proprie paure e con i propri fardelli. Lo
dobbiamo ancora imparare e ci si dovrebbe reciprocamente educare a ciò, se
possibile con la dolcezza e altrimenti con la severità.
Dobbiamo
pregare di tutto cuore che succeda qualcosa di buono, finché conserviamo la
disposizione verso questo qualcosa di buono. Infatti, se il nostro odio ci fa
degenerare in bestie come lo sono loro, non servirà a nulla.
L'unica cosa che possiamo
salvare in questi tempi e anche l'unica che veramente conti è un piccolo pezzo
di te in noi stessi, mio Dio. E forse possiamo anche contribuire a
disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini. Sì mio Dio sembra che tu
non possa far molto per modificare le circostanze attuali. Io non chiamo in
causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi.
E quasi ad ogni battito del mio cuore cresce la mia certezza: tu non puoi
aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all'ultimo la tua casa in
noi.
Esistono persone che all'ultimo momento si preoccupano di mettere in
salvo aspirapolveri, forchette e cucchiai d'argento, invece di salvare te, mio
Dio. E altre persone che sono ridotte a ricettacoli di innumerevoli paure e
amarezze, vogliono a tutti i costi salvare il proprio corpo. Dicono: me non mi
prenderanno. Dimenticano che non si può essere nelle grinfie di nessun se si è
nelle tue braccia.
Mio Dio è un periodo troppo duro per persone fragili come me. So che
seguirà un periodo diverso, un periodo di umanesimo. Vorrei tanto poter
trasmettere ai tempi futuri tutta l'umanità che conservo in me stessa, malgrado
le mie esperienze quotidiane. L'unico modo che abbiamo di preparare questi tempi
nuovi e di prepararli fin d'ora in noi stessi. Vorrei tanto vivere per aiutare
a preparare questi tempi nuovi: verranno di certo, non sento forse che stanno
crescendo in me, ogni giorno?
La
miseria che c'è qui è veramente terribile, eppure alla sera tardi quando il
giorno si è inabissato dentro di noi, mi capita spesso di camminare di buon
passo lungo il filo spinato e allora dal mio cuore s'innalza sempre una voce:
non ci posso far niente, è così, è di una forza elementare e questa voce dice:
la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire in mondo
completamente nuovo.
A ogni nuovo crimine o orrore
dovremo opporre un nuovo pezzettino di amore e di bontà che avremo conquistato
in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere. E se
sopravviveremo intatti a questo tempo, corpo e anima ma soprattutto anima,
senza amarezza, senza odio, allora avremo anche il diritto di dire la nostra
parola a guerra finita
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