La Scrittura ci presenta due personaggi che ci mostrano la differenza tra il senso di colpa e il senso del peccato: Giuda e Pietro.
In entrambi casi essi ci vengono presentati dai Vangeli come traditori, ma molto diversa è la loro esperienza. Diverse sono le motivazioni che li hanno spinti a tradire e, non tocca a noi giudicarli, ma alla fine essi si sono posti in maniera differente davanti alla misericordia di Dio. Pietro si è lasciato perdonare, Giuda invece è stato schiacciato dallo sua colpa: "Allora Giuda - colui che lo tradì -, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: "Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "A noi che importa? Pensaci tu!". Egli allora, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi" (Mt 27,3ss). Eppure anche per lui il Signore non avrebbe dimenticato il suo amore.
Il senso del peccato dona un dolore profondo che, però, si apre al perdono; il senso di colpa, purtroppo, fa si percepire la profondità del male commesso, ma non concede speranza.
Chi vive il senso del peccato, sa che, Dio "non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva".
In entrambi casi essi ci vengono presentati dai Vangeli come traditori, ma molto diversa è la loro esperienza. Diverse sono le motivazioni che li hanno spinti a tradire e, non tocca a noi giudicarli, ma alla fine essi si sono posti in maniera differente davanti alla misericordia di Dio. Pietro si è lasciato perdonare, Giuda invece è stato schiacciato dallo sua colpa: "Allora Giuda - colui che lo tradì -, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: "Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "A noi che importa? Pensaci tu!". Egli allora, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi" (Mt 27,3ss). Eppure anche per lui il Signore non avrebbe dimenticato il suo amore.
Il senso del peccato dona un dolore profondo che, però, si apre al perdono; il senso di colpa, purtroppo, fa si percepire la profondità del male commesso, ma non concede speranza.
Chi vive il senso del peccato, sa che, Dio "non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva".
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