E' indubbio che la Chiesa è sotto attacco. Dobbiamo stupircene? No! E' sempre stato così e così sempre sarà.
Forse dobbiamo "rallegrarcene", perché, evidentemente il maligno ne ha paura. Egli sa che Essa, essendo il Cristo nella storia, è tutto meno che innoqua. Altrimenti non farebbe di tutto per toglierla di mezzo. Eppoi non dimentichiamo ciò che ha detto il Signore: "Guai, quando tutti gli
uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i
falsi profeti" (Lc 6,26).
Tra l'altro questi attacchi, così spesso sfacciatamente strumentali, hanno comunque per conseguenza una effettiva purificazione.
Noi non ce lo nascondiamo: sappiamo di avere un bisogno continuo di conversione. Non ce ne stupiamo, proprio perché abbiamo una più profonda conoscenza dell'animo umano e sappiamo bene, di essere impasto di "terra" e "cielo"; di luce e tenebra.
Chi ci attacca, senza accorgersene, diventa strumento di Dio, che vuole la sua Sposa sempre più bella. Alla fine, noi saremo più che vincitori, perché tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, essi, invece, per l'ennesima volta, si troveranno perdenti e con le armi spuntate. Del resto il Salmo 2 lo dice chiaramente:
"Perché le genti sono
in tumulto
e i popoli cospirano
invano?
Insorgono i re della
terra
e i principi
congiurano insieme
contro il Signore e il
suo consacrato:
«Spezziamo le loro
catene,
gettiamo via da noi il
loro giogo!».
Ride colui che sta
nei cieli,
il Signore si fa beffe
di loro".
A noi spetta non diventare mai collaboratori dei nemici della Chiesa che, ricordiamolo, sono sempre nemici di Cristo, anche se in apparente buona fede; dobbiamo pregare per loro e accogliere ciò che c'è di buono e vero nelle loro provocazioni, perché, non dimentichiamolo "la verità, da chiunque venga detta, viene dallo Spirito Santo".
Nessun commento:
Posta un commento