Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 25 marzo 2012

Preghiera del defunto patriarca Copto

O Signore, non sono io che vengo a te perché non so bene quale sia la via. La mia mente è limitata, il mio spirito prigioniero, sono legato al corpo, vi sono molte cose che mi tentano, i desideri, le passioni, ma vorrei avvicinarmi a Te. Allora vieni tu da me, vieni a cercarmi – come figlio o come servo – Tu che sei Amore. Non sono io, o Signore, a costruire per Te una dimora nel cuore, perché se non costruisce il Signore invano lavorano i costruttori. Chi sono io per costruire un tempio santo per Te perché dimori in esso il Tuo Spirito? Signore, sei Tu a costruire Gerusalemme. Vieni dunque e non aspettarmi poiché l’attesa potrebbe essere lunga.

Non con il mio sforzo, ma con il Tuo sostegno, non con la mia forza, ma con la Tua grazia. Da solo non posso conoscere, ma con il tuo amore rivela Te stesso a me affinché il mio amore verso di Te possa crescere. Ogni volta che conosco una cosa nuova in Te aumenta il mio amore per Te e la mia relazione con Te diventa più solida e radicata.
Ma come fa l’uomo ad amare veramente un altro essere senza conoscerlo e vederlo? Rivela Te stesso a me perché possa conoscerTi, non attraverso gli uomini o i libri, ma mediante la conoscenza di ciò che abbiamo visto con i nostri occhi e toccato con le nostre mani. Non posso conoscerTi veramente per mezzo dei libri o quelli che Ti hanno conosciuto perché nemmeno questi sono in grado di esprimere ciò che hanno visto in Te e si limitano a dire: “Vieni e guarda come è buono il Signore”.
Me se riveli Te stesso a me, o Signore, come farò a vedere il tuo volto? Poiché senza santità nessuno può vedere il Signore. La santità non è alla mia portata, sono debole davanti al mondo, al corpo, al demonio, alle passioni, alle tentazioni e ai pensieri. Spesso cado in perdizione. La santità è un sogno che desidero ma come fare? Vuol dire che non Ti vedrò mai?
Donami, Signore, purezza di cuore perché possa vedere il Tuo volto, purificami con issopo e sarò mondo, lavami e sarò più bianco della neve.
 
Shenuda III († 17.3.2012)
dal libro “Intilaq al-Ruh

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