2008
Il Parlamento del Granducato del Lussemburgo vuole depenalizzare
eutanasia e suicidio assistito, ma il sovrano – il Granduca Henri (nipote di re Baldovino) – si
rifiuta di firmare la legge. Un atto di straordinario coraggio e di
coerenza, che denuncia la deriva antiumana delle democrazie relativiste:
un parlamento, democraticamente eletto, vuole legalizzare l’omicidio
del consenziente, e un sovrano – che regna per meccanismo ereditario –
difende la vita dei suoi sudditi e resta fedele alla verità sull’uomo.
Il primo ministro- il cristiano-sociale Jean-Claude Juncker, che aveva anche un importante ruolo comunitario in quanto presidente dell'Eurogruppo - ha replicato al sovrano con parole molto ferme: «Io capisco - ha detto Juncker - i problemi di coscienza del granduca, che più o meno sono anche i miei. Ma io penso che se la Camera dei deputati vota una legge, questa debba poter entrare in vigore».
La decisione del sovrano di ostacolare il cammino del
provvedimento, con un atteggiamento che alcuni chiamano «sciopero del
granduca», sta spingendo la maggioranza del Parlamento a studiare una
riforma istituzionale destinata a ridurre sensibilmente il potere
discrezionale della corona. Il granduca resterà al proprio posto, ma non
sarà più nelle condizioni di «scioperare» contro il Parlamento: in
pratica gli verrà tolto ogni potere di firma sui provvedimenti
legislativi.
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