Ho ascoltato l'ennesima persona parlare del "rinnovamento della Chiesa".
Mi sono chiesto cosa intendesse, perché, "rinnovamento" è una parola un po' troppo abusata e piena di rischi. Per esempio, si rinnova l'arredamento di casa e si buttano via i vecchi mobili. Magari ci si disfa del salotto stile "Luigi Filippo", bello ma scomodo, per mettere dei funzionali mobili dell'Ikea - che durano una stagione -.
Qualcuno vuole rinnovare la classe dirigente - della politica, della Chiesa ecc ... -, che significa, mettere in pensione gli anziani per mettere al loro posto i giovani. Come se bastasse essere giovani per essere capaci e sapienti?
Vogliamo fare questo della Chiesa di Cristo? Per carità!
Il termine giusto, quando si parla di Chiesa, non è rinnovamento, ma conversione. Chiariamoci però: chi deve convertirsi, se non io stesso?
Basta con questa solfa che gli altri devono cambiare, purificarsi, convertirsi. Son sempre il Papa, i Vescovi, i Cardinali ecc ... che devono cambiare. Stiamo sempre col dito puntato fuori di noi! E' troppo comodo e troppo facile.
E tu? Metti tutto te stesso affinché Cristo regni in te? E' Lui che condiziona il tuo esistere? E' Lui il tuo centro esitenziale?
Tutto il resto, scusatemi, sono facili chiacchiere da salotto.
San Francesco è maestro in questo. La sua vita è stata tutta volta a dilatare lo spazio in sé, affinché Cristo ne diventasse pienamente il Signore. Francesco non aveva tempo per accusare gli altri, perché lui stesso si sentiva "verme" davanti a Dio; lui aveva bisogno di convertirsi.
La Chiesa ha bisogno di convertiti, non di chiacchieroni.
Quando io e te saremo convertiti, allora la Chiesa sarà rinnovata, perché sul Suo volto di Sposa Bella, ci sarà qualche ruga in meno.
Scusate il tono, ma "che barba, che noia, che noia, che barba".
Scusate il tono, ma "che barba, che noia, che noia, che barba".
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