Come sappiamo, le Sacre Scritture sono la testimonianza in forma scritta
della Parola divina, il memoriale canonico che attesta l'evento della
Rivelazione. La Parola di Dio, dunque, precede ed eccede la Bibbia.
E’ per
questo che la nostra fede non ha al centro soltanto un libro, ma una storia di
salvezza e soprattutto una Persona, Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne.
Proprio perché l'orizzonte della Parola divina abbraccia e si estende oltre la
Scrittura, per comprenderla adeguatamente è necessaria la costante presenza
dello Spirito Santo che «guida a tutta la verità» (Gv 16,13). Occorre
collocarsi nella corrente della grande Tradizione che, sotto l'assistenza dello
Spirito Santo e la guida del Magistero, ha riconosciuto gli scritti canonici
come Parola rivolta da Dio al suo popolo e non ha mai cessato di meditarli e di
scoprirne le inesauribili ricchezze. Il Concilio Vaticano II lo ha ribadito con
grande chiarezza nella Costituzione dogmatica
Dei Verbum : «Tutto quanto
concerne il modo di interpretare la Scrittura è sottoposto in ultima istanza al
giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di
conservare e interpretare la parola di Dio» (n. 12).
Come ci ricorda ancora la menzionata Costituzione conciliare, esiste
un’inscindibile unità tra Sacra Scrittura e Tradizione, poiché entrambe
provengono da una stessa fonte: «La sacra Tradizione e la Sacra Scrittura sono
strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Ambedue infatti, scaturendo dalla
stessa divina sorgente, formano, in un certo qual modo, una cosa sola e tendono
allo stesso fine. Infatti, la Sacra Scrittura è Parola di Dio in quanto è messa
per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito Santo; invece la sacra Tradizione
trasmette integralmente la Parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo
Spirito Santo agli Apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati
dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la
espongano e la diffondano. In questo modo la Chiesa attinge la sua certezza su
tutte le cose rivelate non dalla sola Sacra Scrittura. Perciò l'una e l'altra
devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di riverenza»
(ibid., 9).
Ne consegue pertanto che l'esegeta dev’essere attento a percepire la Parola di
Dio presente nei testi biblici collocandoli all'interno della stessa fede della
Chiesa. L'interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno
sforzo scientifico individuale, ma dev’essere sempre confrontata, inserita e
autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa. Questa norma è decisiva per
precisare il corretto e reciproco rapporto tra l'esegesi e il Magistero della
Chiesa. I testi ispirati da Dio sono stati affidati alla Comunità dei credenti,
alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità. Il
rispetto di questa natura profonda delle Scritture condiziona la stessa validità
e l’efficacia dell'ermeneutica biblica. Ciò comporta l'insufficienza di ogni
interpretazione soggettiva o semplicemente limitata a un’analisi incapace di
accogliere in sé quel senso globale che nel corso dei secoli ha costituito la
Tradizione dell'intero Popolo di Dio, che «in credendo falli nequit» (Conc. Ecum. Vat. II,
Cost dogm. Lumen gentium, 12).
Cari Fratelli, desidero concludere il mio intervento formulando a tutti
voi i miei ringraziamenti e incoraggiandovi nel vostro prezioso lavoro. Il
Signore Gesù Cristo, Verbo di Dio incarnato e divino Maestro che ha aperto la
mente e il cuore dei suoi discepoli all'intelligenza delle Scritture (cfr Lc
24,45), guidi e sostenga sempre la vostra attività. La Vergine Maria, modello di
docilità e obbedienza alla Parola di Dio, vi insegni ad accogliere pienamente la
ricchezza inesauribile della Sacra Scrittura non soltanto attraverso la ricerca
intellettuale, ma nella preghiera e in tutta la vostra vita di credenti,
soprattutto in quest’Anno
della fede, affinché il vostro lavoro
contribuisca a far risplendere la luce della Sacra Scrittura nel cuore dei
fedeli. E augurandovi un fruttuoso proseguimento delle vostre attività, invoco su
di voi la luce dello Spirito Santo e imparto a tutti voi la mia Benedizione.
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