«Se mi chiedete qual è il sintomo più generale di
questa anemia spirituale (dell’Europa), rispondo esattamente: l’indifferenza
verso la verità e verso la menzogna.
Oggi, la propaganda dimostra quel
che vuole, e la gente accetta più o meno quel che le viene proposto. Certo,
questa indifferenza maschera piuttosto una fatica e quasi uno scoraggiamento
della facoltà di giudizio. Ma
la facoltà di giudizio non potrebbe esercitarsi senza un certo impegno
interiore. Chi giudica si impegna. L’uomo moderno non si impegna più perché non
ha più niente da impegnare. … L’uomo moderno è sempre capace di
giudicare, perché è sempre capace di ragionare. Ma la sua facoltà di giudicare
non funziona più, come un motore senza benzina. Al motore non manca alcun
pezzo; però non c’è benzina nella riserva. Per molti questa indifferenza verso la verità e la menzogna
è più comica che tragica. Ma io la trovo tragica. Essa implica una terribile disponibilità non soltanto
dello spirito, ma di tutta la persona, anche della persona fisica. Chi è aperto indifferentemente alla
verità e alla falsità è maturo per una tirannia La passione per la verità va di pari passo con la passione per la
libertà
(G. Bernanos, Rivoluzione e libertà, Borla Roma 1963)
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