Furono circa settemila le vittime cattoliche della guerra civile in
Spagna. Già nel 1934 se ne era avuto un sinistro anticipo: in una
settimana, nelle Asturie, erano stati assassinati 12 sacerdoti, 18
religiosi e 7 seminaristi, mentre 58 chiese furono date alle fiamme. E
fu solo l' inizio. Stando alla ricostruzione di monsignor Vicente Carcel
Orti («Buio sull' altare, 1931-1939: la persecuzione della Chiesa di
Spagna», Città nuova, 1999) vennero uccisi per mano dei social-comunisti
13 vescovi, 4184 sacerdoti e seminaristi, 2365 religiosi, 283 suore,
oltre a decine di migliaia di laici. La persecuzione colpì chiese,
conventi, edifici sacri che vennero chiusi, espropriati, presi d'
assalto. «Nella foga rivoluzionaria - ha scritto Sergio Romano - i
repubblicani sparavano contro i simboli del cristianesimo, come i
talebani in Afghanistan contro le statue di Buddha»
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