S. NATALE
Nel nostro quartiere ci sono alcune vie che, soprattutto di sera, sono
evitate dai più, perché considerate pericolose. Di giorno, invece, pur
essendovi gli stessi movimenti, gli stessi capannelli di uomini con le
bottiglie di birra in mano, il problema sembra non sussistere.
Al di là che ci sia un rischio reale o meno, con il buio il pericolo è
percepito con più forza; ci si sente più vulnerabili. Perché?
Perché col buio le persone sono già chiuse in casa ed è più difficile essere
soccorsi; un pericolo può facilmente nascondersi dietro ogni angolo; è meno
facile individuare una via di fuga, ecc … Di giorno, ci si sente più
coraggiosi, perché tutto è più sotto controllo, grazie alla luce.
La differenza è tutta lì: la presenza della luce
Siccome il Vangelo è la buona notizia per eccellenza, l’evangelista
Giovanni, fin dall’inizio del suo Vangelo usa questa bella immagine: “La luce splende nelle tenebre e le tenebre
non l’hanno vinta”.
Quando la luce splende, le tenebre
devono ritirarsi, il male non può nascondersi, il male diventa vulnerabile.
La nascita di Gesù, Dio che si è fatto carne, è il giorno della vittoria
definitiva della Luce sulle tenebre. E’ per questo che il diavolo, fin
dall’inizio, ha cercato di spegnere la
Luce, servendosi di Erode; tentando di uccidere il Bambino Gesù. La tenebra
odia la Luce, ma la tenebra ha perso.
Noi ci illudiamo che per vincere il male, serve altro male, ma in realtà
il modo più efficace e duraturo, è il bene. Laddove trovi tenebra, porta luce
ed essa si ritirerà.
Qualcuno, a causa dei gravi scandali che hanno coinvolto alcuni
sacerdoti e Vescovi, ha abbandonato la Chiesa; questo non è altro che la via
più facile che, tra l’altro, fa il gioco della tenebra, invece bisogna rimanere
e rispondere alla tenebra con la santità personale. L’aureola che troviamo
nelle raffigurazioni dei Santi, non è altro che la bellezza luminosa che
promana dalla loro vita. Sei vuoi che il bene prevalga, rifletti la luce che
ricevi da Cristo. Sono i santi che rinnovano la Chiesa e il mondo, non coloro
che diffondono la tenebra.
Il giorno del Battesimo si accende una candela al cero pasquale (simbolo
di Cristo luce del mondo) ed è la chiamata a moltiplicare la luce, a diffonderla.
Dov’è la tenebra?
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Dove
c’è chi usa gli altri esseri umani per il proprio interesse. Ricordiamolo,
l’essere umano è sempre un fine, mai un mezzo. Nessuno ha diritto di usare
qualcun altro. Pensiamo a come sarebbe diverso il nostro mondo se gli economisti,
i politici, i giornalisti, i professori, i medici, gli industriali e diciamolo
pure, anche i sacerdoti, usassero le loro capacità per migliorare la vita delle
persone. Il mondo ha bisogno di più economisti, politici, giornalisti,
professori, medici, industriali e sacerdoti avessero come unico fine il bene
dell’uomo. Cristo è Colui che è venuto per servire e non per essere servito.
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Dove
regna l’indifferenza e la mancanza di compassione, figlie di una chiusura
nell’individualismo, preoccupazione solo
di sé e delle proprie cose e non del bene comune. Abbiamo bisogno di uomini e
donne che sappiamo guardare oltre sé; che sanno farsi carico, non solo in
maniera emotiva, della sofferenza e fatica altrui. Gesù è Colui che, come il
Buon Samaritano, si ferma, tocca e cura colui che trova ferito lungo la strada.
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Dove
prevale il tradimento (del coniuge, dell’amico, del familiare, del socio, del
dipendente, del cliente). Gesù è il Dio fedele che, per mantenere la parola
data, non ha rifiutato la sofferenza, l’umiliazione e la morte.
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Dove
c’è chi uccide, invece di dare la vita. Cristo è il Dio della vita che, anche
di fronte alla violenza ingiusta nei propri confronti, ha scelto la via del
bene.
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Dove
c’è chi non trova la strada da seguire. Cristo è la via, la verità e la vita.
Ecco un buon
Natale; un momento in cui la Luce riesce a raggiungere ognuno di noi e a
moltiplicarsi attraverso di noi. La Luce ha bisogno di essere accesa oggi e di
non essere spenta domani.
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