1.
TENSIONE ALL'ABITO DELLA VIRTU’
(1-59)
1. Il quaternario delle virtù Se si
vuol preparare un profumo di soave fragranza, si metteranno insieme in pari
quantità, secondo la Legge, il trasparente incenso, la cassia, l'onice e la
mirra.
Ecco il quaternario delle virtù. Se esse sono, infatti, nella misura
piena e in uguali proporzioni, l'intelletto sarà al riparo da tradimenti. 2.
Purificazione dell'anima L'anima purificata per la pienezza delle virtù rende
stabile l'attitudine dell'intelletto, facendolo capace di assumere lo stato da
esso cercato. 3. Stabilità dell'intelletto La preghiera è colloquio
dell'intelletto con Dio. Di quale stato ha quindi bisogno l'intelletto perché
esso possa tendersi, senza volgersi indietro, verso il suo Signore e conversare
con Lui senza alcun intermediario? 4. Senza i calzari terreni Se Mosè, quando
tentò di avvicinarsi al roveto ardente sulla terra, ne fu impedito finché non
si fosse liberato dei calzari ai piedi, come mai tu, che vuoi vedere Colui che
è al di sopra di ogni concetto e di ogni sentimento e diventare suo
interlocutore, non ti liberi da ogni pensiero contaminato da passioni? 5. Il
dono delle lacrime Innanzi tutto prega per ottenere il dono delle lacrime,
perché tu possa, mediante la compunzione, ammorbidire la durezza che c'è nella
tua anima e, confessando contro te stesso la tua iniquità al Signore, ricevere
da Lui il perdono. 6. Lacrime per la richiesta dei veri beni Ricorri alle
lacrime per la perfetta riuscita di tutto ciò che domandi, poiché il tuo
Signore molto si compiace di accogliere una preghiera fra le lacrime. 7.
Lacrime per la confessione dei peccati Quand'anche tu versassi fontane di
lacrime durante la tua preghiera, non esaltarti affatto interiormente, quasi
fossi superiore agli altri: la tua preghiera ha, infatti, ottenuto soccorso
perché tu possa di buon animo confessare i tuoi peccati e con le lacrime
placare il Signore. 8. Scopo delle lacrime Fa' dunque che non si muti in
passione l'antidoto delle passioni, perché tu non abbia ad irritare di più
Colui che ti ha concesso la grazia: molti che piangevano sui loro peccati, per
aver dimenticato lo scopo delle lacrime, dissennati, tralignarono. 9. Tenacia e
vigore Resisti tenacemente e prega vigorosamente; tieni lontane le occasioni di
preoccupazioni e pensieri, poiché ti turbano e ti sconvolgono per fiaccare il
tuo vigore. 10. Seduzioni dei demoni Quando i demoni ti vedono ben disposto
alla vera preghiera, allora insinuano pensieri di certi oggetti apparentemente
necessari; e poco dopo ne eccitano il ricordo muovendo l'intelletto alla loro
ricerca; ed esso, non trovandoli, molto si rattrista e si scoraggia. Quando poi
l'intelletto sta in preghiera, i demoni gli richiamano alla memoria gli oggetti
delle sue ricerche e dei suoi ricordi perché esso, illanguidito a furia di
esaminarli, perda quella preghiera fruttuosa. 11. Intenso raccoglimento.
Sforzati di mantenere sordo e muto l'intelletto nel tempo della preghiera, e
così potrai pregare. 12. Fomenti dell'animosità Quando ti capita una tentazione
o una controversia, oppure quando sei irritato e spinto dalla collera a
prenderti la rivincita o a replicare, ricordati della preghiera e del giudizio
che in essa ti attende. Così, subito, in te s'acquieterà il moto disordinato.
13. Pietra d'inciampo Tutto quanto avrai fatto per vendicarti di un fratello
che ti abbia arrecato offesa, diverrà per te pietra d'inciampo nel tempo della
preghiera. 14. Mitezza La preghiera è un germoglio della mansuetudine e
dell'assenza di collera. 15. Letizia La preghiera è un frutto della gioia e
della riconoscenza. 16. Rimedio alle frustrazioni La preghiera è difesa contro
la tristezza e lo scoraggiamento. 17. Distacco "Va', vendi quello che hai
e dallo ai poveri", prendi la croce e rinnega te stesso, perché tu possa
pregare senza distrazione. 18. Abnegazione Se vuoi pregare degnamente, rinnega
ognora te stesso e, quando soffri ogni sorta di afflizioni, attendi
all'esercizio della preghiera. 19. Frutti della pazienza Se con spirito di
saggezza sopporterai ogni difficoltà, ne troverai il frutto nel tempo della
preghiera. 20. Utilità della corsa Se desideri pregare come si deve, non
rattristare anima alcuna, altrimenti corri invano. 21. Riconciliazione
"Lascia il tuo dono", dice la Scrittura, "davanti all'altare,
va' prima a riconciliarti col tuo fratello", e allora potrai pregare senza
turbamento. Il ricordo delle offese, infatti, offusca in chi prega la sovrana
facoltà dell'intelletto e ottenebra le sue preghiere. 22. Conseguenze del
rancore Coloro che accumulano interiormente tristezze e ricordi di offese,
benché esteriormente sembrino pregare, sono simili a quelli che attingono acqua
e la versano in una botte forata. 23. Pazienza Se persisti nella pazienza,
pregherai sempre con gioia. 24. Insidie della collera Mentre pregherai come si
deve, ti si presenteranno casi tali che ti sembrerà del tutto giusto andare in
collera. Ma non è assolutamente giusta la collera contro il prossimo, poiché,
se cerchi, troverai che è possibile anche senza collera conchiudere bene la
faccenda. Adopera, dunque, ogni mezzo per non scoppiare in collera. 25.
Lusinghe della vanagloria Bada che, mentre hai l'aria di curare un altro, non
sia tu incurabile, dando così un colpo reciso alla tua preghiera. 26.
Misericordia umana e divina Se non indulgi alla collera, troverai indulgenza.
Così ti mostrerai sapiente nel non cadere nella presunzione, e sarai fra coloro
che pregano. 27. Nessun'esca alla collera Se sei armato contro la collera, non
soccomberai mai ai desideri. Sono questi, infatti, che danno esca alla collera,
la quale a sua volta turba l'occhio dell'intelletto, così guastando lo stato di
preghiera. 28. Oltre ogni esteriorità Non pregare soltanto con atteggiamenti
esteriori, ma con grande timore fa' che il tuo intelletto senta la preghiera
spirituale. 29. Devastazioni dell'orgoglio Talora, non appena ti sarai messo in
preghiera, pregherai bene; talaltro, nonostante i tuoi grandi sforzi, non
conseguirai lo scopo, perché tu, sempre più cercandone la perfetta riuscita,
una volta ottenutala, la serbi al sicuro da qualsiasi saccheggio. 30. Sostegno
degli angeli Quando ci sta vicino un angelo, immediatamente si allontanano
tutti i nostri disturbatori, e così l'intelletto si trova con grande sollievo a
pregare salutarmente. Qualche volta, però, siamo messi alle strette dal
consueto combattimento: l'intelletto si batte come un pugile, ma non riesce ad
alzare il capo, sfigurato com'è dai colpi delle varie passioni. Tuttavia, a
furia di cercare, troverà e, se busserà gagliardamente, gli sarà aperto. 31.
Sintonia con la volontà divina Non pregare perché si realizzino i tuoi voleri,
in quanto essi non sempre sono in sintonia con la volontà di Dio. Ma prega
piuttosto, come ti è stato insegnato, dicendo: "Sia fatta in me la tua
volontà". Così pure in ogni circostanza chiedi che sia fatta la sua
volontà, perché Egli vuole ciò che è bene e utile all'anima, e che tu invece
non sempre cerchi. 32. Presunzione della volontà umana Spesso ho chiesto nella
preghiera di avere ciò che ritenevo fosse cosa buona per me, e persistevo nella
richiesta, stoltamente facendo violenza alla volontà di Dio e non rimettendomi
a Lui perché Egli, piuttosto, disponesse quel che ai suoi occhi è utile.
Eppure, ottenuto che l'ebbi, ne portai in seguito un gran cruccio per aver
chiesto fosse fatta piuttosto la mia volontà. La cosa non mi andò, infatti,
tale e quale l'avevo pensata. 33. Confidenza con Dio Cos’altro è buono, se non
Dio. Rimettiamo a Lui, dunque, tutto quanto ci riguarda, e sarà bene per noi.
Colui che è Buono, infatti, è sempre anche Dispensatore di buoni doni. 34.
Perseveranza Non affliggerti se non ricevi subito da Dio ciò che gli chiedi,
giacché un bene maggiore vuol Egli elargirti: che tu perseveri nello stare
insieme a Lui nella preghiera. Che cosa c'è, infatti, di più eminente del
conversare con Dio e dell'essere tratto in intima unione con Lui? 34a. Nessuna
distrazione La preghiera senza distrazione è la suprema intellezione
dell'intelletto. 35. Elevazione La preghiera è elevazione dell'intelletto a
Dio. 36. Rinunzia ed eredità Se desideri pregare, rinunzia a tutto per
ereditare il tutto. 37. Tre momenti del progresso spirituale Prega innanzi
tutto per essere purificato dalle passioni, poi per essere liberato
dall'ignoranza e, in terzo luogo, da ogni tentazione e derelizione. 38.
Giustizia e scienza Nella tua preghiera cerca soltanto la giustizia e il regno,
cioè la virtù e la scienza, e tutto il resto ti verrà dato in aggiunta. 39.
Purificazione e imitazione degli angeli è giusto che preghi non solo per la tua
propria purificazione, ma anche per tutti i tuoi simili, al fine di imitare la
condotta degli angeli. 40. Pretesti della vanagloria Considera se nella
preghiera sei veramente alla presenza di Dio, o se sei vinto dalla lode degli
uomini e spinto ad andarne a caccia sotto la copertura della preghiera
prolungata. 41. Pericolosa abitudine Sia che tu preghi con i fratelli, sia da
solo, impegnati fortemente a pregare non per meccanica abitudine, ma in maniera
sentita. 42. Consapevolezza è propria della preghiera la concentrazione
accompagnata da riverenza, compunzione e dolore dell'anima nel confessare le
cadute tra muti gemiti. 43. Nessuna distrazione Se il tuo intelletto si distrae
proprio nel tempo della preghiera, ciò vuol dire che esso non prega ancora da
monaco, ma continua ad essere mondano, volto ad abbellire la tenda esteriore.
44. Custodia della memoria Durante la preghiera, fa' buona guardia alla tua
memoria, perché questa non abbia a proporti i suoi ricordi, ma ti muova alla
conoscenza di ciò cui attendi. L'intelletto infatti, per sua natura, si lascia
troppo facilmente depredare dalla memoria nel tempo della preghiera. 45.
Suggestioni della memoria mentre preghi, la memoria ti presenta o immagini di
cose passate, oppure nuove preoccupazioni, ovvero
il volto di chi ti ha contristato. 46.
Ostacoli dell'invidia Il demonio è particolarmente invidioso dell'uomo che
prega, e adopera ogni mezzo per frustrarne lo scopo. Di conseguenza, egli non
smette di suscitare attraverso la memoria i pensieri degli oggetti e di
scatenare mediante la carne tutte le passioni, per riuscire ad ostacolare la
sublime sua corsa e la sua emigrazione verso Dio. 47. Tattica del Maligno
Quando il demonio perverso e maligno, pur avendo tanto provato, non è riuscito
ad ostacolare chi prega con fervore, per un po' allenta la presa, ma dopo si
vendica di lui che ha pregato: o, accendendolo all'ira, distrugge l'ottimo
stato in lui edificato dalla preghiera; o, eccitandolo a concedersi qualche
piacere contro ragione, finisce col far violenza al suo intelletto. 48.
"Operari et custodire" Quando hai pregato com'è conveniente,
aspettati ciò che conveniente non è, e stai con fortezza all'erta per custodire
il frutto che hai raccolto. Questo, infatti, ti fu prescritto sin da principio:
lavorare e custodire. Dopo aver lavorato, dunque, non lasciare incustodito quel
che ti è costato fatica; altrimenti non ti sarà servito a nulla pregare. 49.
Oggetto della contesa Ogni combattimento ingaggiato tra noi e gli spiriti
impuri non si fa per nient'altro che per la preghiera spirituale. In modo
particolare questa è, infatti, ostile e molestissima ad essi; a noi è, invece,
salutare e gradevolissima. 50. Obiettivi dei demoni Per quale scopo i demoni ci
eccitano alla gola, alla fornicazione, all'avarizia, alla collera ed insieme al
ricordo delle offese, nonché ad ogni altra passione? Perché l'intelletto, reso
da essi ottuso, non abbia la capacità di pregare come si deve. Le passioni
della parte irrazionale, infatti, venendo a prevalere, non gli permettono di
muoversi razionalmente e di porsi alla ricerca del Verbo di Dio. 51. Praktikè,
phusikè e theologikè Noi perseguiamo le virtù in vista delle ragioni degli
esseri creati, e queste in vista del Signore che le ha costituite. Egli, però,
è solito rivelarsi nello stato di preghiera. 52. Impassibilità e carità Lo
stato di preghiera è un abito d'impassibilità che, per sommo amore, rapisce ai
vertici della noesi l'intelletto innamorato della sapienza e spirituale. 53.
Libertà dai pensieri cattivi Chi aspira a pregare veramente, deve non soltanto
dominare la collera e la concupiscenza, ma anche essere libero d'ogni pensiero
contaminato da passioni. 54. Colloquio d'amore Chi ama Dio conversa sempre con
Lui come con un padre, scacciando ogni pensiero contaminato da passioni. 55.
Oltre i pensieri puri Non perché ha conseguito l'impassibilità, uno già prega
veramente. Può, infatti, trovarsi fra i semplici pensieri e distrarsi nel
meditarli, così restando lontano da Dio. 56. Oltre la contemplazione delle cose
L’intelletto, anche se non indugia tra i semplici pensieri degli oggetti, non
per questo ha già raggiunto il luogo della preghiera. Può, infatti, starsene in
contemplazione degli oggetti e sottilizzare sulle loro ragioni, le quali
appunto - benché pure parole - in quanto sono, però, considerazioni di oggetti,
si imprimono nell'intelletto e lo allontanano da Dio. 57. Oltre la scienza
degli intelligibili Pur elevatosi al di sopra della contemplazione della natura
corporea, l'intelletto non ha ancora visto perfettamente il luogo di Dio. Può,
infatti, muoversi nell'ambito della scienza degli intelligibili e condividerne
la molteplicità. 58. Necessità dell'aiuto divino Se vuoi pregare, hai bisogno
di Dio, "che dona la preghiera a chi prega". Invocalo dunque,
dicendo: "Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno", cioè lo
Spirito Santo e il tuo Figlio Unigenito. Questo, infatti, il suo insegnamento,
quando ha detto di "adorare il Padre in spirito e verità". 59. Dalla
contemplazione indiretta alla contemplazione diretta di Dio Chi prega in
spirito e verità non onora più il Creatore a partire dalle creature, ma lo
canta partendo direttamente da Lui stesso.
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