Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 13 gennaio 2019

2019


BATTESIMO DI GESU’

     Per i Musulmani siamo entrati nell’anno 1439 da quando Maometto andò da La Mecca a Medina. Per gli ebrei invece è il 5778
dalla creazione del mondo. Prima di introdurre la datazione cristiana, nell’Impero Romano si datava “ab urbe còndita”, cioè dalla fondazione di Roma. I rivoluzionari francesi dopo avere preso il potere con una violenza inaudita, cambiarono anche il calendario, facendo iniziare l’anno il 22 settembre, giorno in cui nel 1792 fu proclamata la Repubblica. Il Presidente della commissione chiamata a rinnovare il calendario, afferma: «l'era volgare, era della crudeltà, della menzogna, della perfidia, della schiavitù; essa è finita con la monarchia, fonte di tutti i nostri mali». Il tempo nuovo veniva  completamente de cristianizzato, perché il Cattolicesimo era considerato "complice di tutti i crimini del Re". Il Fascismo ha aggiunto alla datazione cristiana, una propria scansione del tempo che partiva dal 29 ottobre 1922, giorno successivo alla “Marcia su Roma”.  
    
     Noi invece abbiamo appena iniziato l’anno 2019 dalla nascita di Cristo.
     C’è un canto della tradizione che dice: “Dio si è fatto come noi, per farci come Lui”. Ecco la chiave di lettura. Dio è entrato nel nostro tempo, per trasformarlo nel Suo tempo; per fare di noi delle creature nuove secondo la logica evangelica; per costruire con noi il Suo regno.
     E’ evidente che, a seconda di chi o cosa è il riferimento del nostro tempo personale, noi diverremo in un modo o in un altro; percorreremo una strada o un’altra. Un conto è avere Maometto, una città con le sue istituzioni, la dea Ragione, Benito Mussolini o Gesù Cristo come centro a cui riferirsi. Il Maligno lo sa talmente bene che sta cercando, con tutta l’astuzia di cui è capace, di buttare fuori Cristo dal tempo, per infilarci altro. Non vi dice nulla il fatto che il Natale oggi parli di Babbo Natale; l’Epifania di Befana; Tutti i Santi di Halloween; l’Assunta di Ferragosto? Dirò di più, il Maligno sta facendo in modo che tutto il nostro tempo sia disperso e dispersivo, così non abbiamo modo di fermarci e andare in profondità con ciò che conta. E’ un po’ come quando si smuove l’acqua del mare e si solleva la sabbia del fondale, non si vede nulla, finché non ci si ferma e la si lascia sedimentare.
     In queste ultime settimane abbiamo celebrato il S. Natale, momento in cui il Verbo di Dio si è fatto carne; l’Epifania, manifestazione al mondo fuori dai confini d’Israele; oggi il Suo battesimo. Domenica scorsa poi abbiamo proclamato quell’elenco di date (Ceneri, Pasqua, Pentecoste, inizio Avvento ecc …) , apparentemente inutile, ma che in realtà mostra come, per un  cristiano, Gesù Cristo sia il centro, il punto di riferimento.  Lui non è rimasto nel passato, ma vive con noi, anzi ci chiama a vivere con Lui le vicende della storia. Quando Cristo è il centro della storia di una persona, in quel momento la storia diventa cristiana.
     Giovanni Battista afferma: “Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Lc 3,17ss). Il Battesimo che abbiamo ricevuto, è la porta che ci ha fatti entrare nel tempo di Cristo, il dono, però richiede accoglienza; non basta che siamo stati battezzati, ma siamo chiamati a vivere da Battezzati. Cosa significa?
     Siamo creature orientate e non disorientate; non ci muoviamo a caso, ma abbiamo una mèta e una Guida davanti a noi. Per questo anticamente durante il Battesimo, il Catecumeno si volgeva verso Occidente (dove cala il sole), stendendo la mano e sputando e, dichiarava di opporsi alla tenebra e al maligno; poi si volgeva verso Oriente e faceva la sua dichiarazione di fede a Dio Luce del mondo. Gesù ci chiama a conversione che, significa proprio questo, continuare a cercare di riorientare la nostra esistenza con l’aiuto di Dio. Ci dice l’apostolo Giacomo: “Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi”(Gc 4,8).
     Siamo stati consacrati con il crisma “re, profeti e sacerdoti”, diventando “sacramento” della presenza di Cristo qui e ora. Siamo figli della luce e non delle tenebre, per questo a nostro padre è stata consegnata la candela accesa al cero pasquale (simbolo di Cristo). Ora siamo per vocazione sale della terra e luce del mondo. Quando noi siamo nella tenebra, il mondo vive nella tenebra. Siamo stati rivestiti della vesta bianca, simbolo della nuova vita chiamata a conformarsi sempre più a Cristo.
     Padre, insegnaci e a aiutaci a riconsegnarti il nostro tempo; a permettere a Te, a Gesù e allo Spirito Santo, di abitarlo in pienezza, perché sappiamo bene, che se non abiti Tu questo spazio, lo occuperà qualcun altro.

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